Stop al tg di Belluno e chiusura della sede di Padova: Antenna 3 sciopera
BELLUNO. Un altro duro colpo per i dipendenti di Antenna Tre. Una notizia di certo non buona è arrivata nel corso dell’incontro tra giornalisti e tecnici con l’azienda, che ha comunicato la decisione di chiudere le redazioni di Padova, Belluno, Trieste e Udine, e il trasferimento definitivo entro la prossima settimana a San Biagio di Callalta. «Questo ci ha colto di sorpresa, è un atto forte da parte dell’azienda, che ha anche annunciato molti esuberi, in quanto si rende necessario ridurre il costo del personale», spiega Tiziana Bolognani, membro del cdr di Antenna Tre. «Non immaginavamo nemmeno che ci fosse la decisione di chiudere la redazione di Padova. Siamo rimasti senza parole».
L’assemblea dei lavoratori ha quindi indetto lo sciopero per le giornate di ieri e di oggi. «A tutto questo si aggiunge il fatto che da sabato non sta andando in onda il telegiornale di Belluno», continua la Bolognani. «L’azienda ha motivato questa assenza con l’insufficienza di personale in servizio. Quel che possiamo dire è che questa mancanza è stata notata dai telespettatori e non è di certo passata inosservata. E quando viene a mancare una voce informativa è un fatto grave».
Per i dipendenti bellunesi di Antenna Tre la situazione è tutt’altro che semplice. «Abbiamo già dato a sufficienza e adesso ci vengono a dire che è necessario procedere a una riorganizzazione del personale. Veder vanificati sforzi, impegno e tutto quello che abbiamo fatto in questi anni per il territorio è davvero duro da sopportare. Consideriamo, poi, che sono tre anni che andiamo avanti con ammortizzatori sociali e contratti di solidarietà. E c’è il problema non risolto del ritardo nel pagamento degli stipendi».
Il 19 maggio un nuovo incontro con l’azienda. La speranza è di ricevere qualche notizia positiva. «C’è da dire che è ancora irrisolta la questione dei contributi all’editoria», prosegue la Bolognani. «Deve ancora arrivare il saldo 2013 e devono essere deliberati quelli del 2014. I contributi sono stati linfa vitale per tantissime emittenti. E tanto più per la nostra, un colosso strutturato, con un numero importante di dipendenti».
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