Stop allagamenti: cantieri a Farra nella primavera 2018
Approvato dalla giunta il progetto definitivo per lo scolo delle acque piovane in via Valentina e nella roggia dei Molini
FELTRE. Mezzo milione di euro per evitare gli allagamenti delle case a Farra, zona fragile dal punto di vista dello scarico delle acque piovane perché il torrente Colmeda – naturale recapito – è scollegato dall’area a causa dell’edificato e della viabilità. Per scongiurare i forti disagi alla popolazione, l’amministrazione realizzerà una serie di interventi che convoglieranno le acque piovane da una parte nel fosso di via Valentine (a ovest della frazione, che scarica nel torrente Musil in corrispondenza del ponte della Fusinetta) e dall’altra nella roggia dei Molini, attualmente dismessa a causa della mancanza di concessionari per la derivazione delle acque per la produzione di energia idroelettrica.
La giunta Perenzin ha approvato il progetto definitivo da 500 mila euro (fondi di confine) per la regimazione delle acque piovane a Farra con l’obiettivo di completare l’iter progettuale durante l’inverno e realizzare i lavori nella primavera del 2018. Ad annunciarlo è l’assessore ai lavori pubblici Adis Zatta: «È uno degli interventi conseguenti al monitoraggio attento del territorio effettuato dopo l’alluvione del 2012», esordisce. «La zona di Farra ha avuto un grosso sviluppo dal punto di vista delle costruzioni e magari sono mancate le infrastrutture per lo smaltimento delle acque meteoriche».
Tra via Valentine, via Fosse e via Paolina c’è bisogno di aggiungere condotte e canali per evitare che l’acqua entri in casa alle tante persone che abitano lì, visto che l’area non è provvista di fognatura bianca. Verrà realizzata una nuova condotta in via Valentine lunga 470 metri per captare i deflussi che provengono dalla zona sovrastante di Stella Maris. Il secondo intervento si concentra su via Fosse con una tombinatura di 260 metri per evacuare i ristagni che si formano all’innesto di via Ita in occasione di forti piogge.
È prevista inoltre la sistemazione dello scarico di via Paolina, che è un canale a cielo aperto. «È un’operazione per la messa in sicurezza dell’abitato e la mitigazione del rischio idrogeologico, sulla base di risultanze in ambito di protezione civile e difesa del suolo, consentendo di conseguenza all’impianto fognario delle acque nere di funzionare meglio», sottolinea l’assessore Zatta. «Si dà seguito alla pianificazione “smart” del territorio». Restano fuori altre opere, che non ci stavano in questo pacchetto da mezzo milione di euro ma che sono già state progettate dal Comune per un importo di 380 mila euro, da trovare andando a caccia di finanziamenti, per un nuovo tratto fognario in via Ita di 200 metri, una condotta in via Soppelsa di 215 metri e una canalizzazione più un piccolo bacino di laminazione nel prato sotto via Paolina.
Raffaele Scottini
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