Storie in valigia per dire no al razzismo
BELLUNO. Dalla precedenza negli asili nido per i bambini veneti alla morte del giovane migrante che si è lasciato affogare nel Canal Grande di Venezia. Sono solo alcuni dei fatti di cronaca ricordati ieri nel corso della manifestazione “Storie in valigia”, una marcia contro il razzismo che ha trovato posto all’interno della rassegna “Il gusto dell’altro”.
Sotto i portici della Prefettura il Gruppo Lettori Caratteri Atipici ha dato voce ad una serie di testi che invitavano alla riflessione sul delicato tema dell’immigrazione. Dai fatti di cronaca che hanno interessato negli ultimi mesi il Veneto e l’Italia, alle poesie di artisti locali, senza dimenticare grandi romanzi come Furore di Steinback.
«Vogliamo dare un messaggio di accoglienza e integrazione» spiegano gli organizzatori, «invitando la gente a riflettere sui vari tipi di razzismo che possono esistere. Crediamo nella crescita basata sul confronto».
La prima lettura si è svolta sotto i portici della Prefettura, in piazza Duomo. Il gruppo si è poi spostato verso le altre piazze del centro. Alla marcia hanno preso parte anche alcuni migranti ospitati a San Gregorio nelle Alpi.
La rassegna “Il gusto dell’altro” continuerà oggi con un incontro in sala Bianchi dedicato a Malalai Joya, donna afghana simbolo dell’impegno per i diritti umani e lapace. Malalai racconterà la sua storia, quella di un’esistenza in pericolo per la difesa dei diritti umani in Afghanistan. L’appuntamento è alle 18. Domani, alla stessa ora e nello stesso luogo, si parlerà invece del massacro di Aigues-Mortes, in Francia, quando ad essere vittime di razzismo erano gli italiani.
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