Strada chiusa per frana a Vignui: tra i residenti c’è preoccupazione
FELTRE
Timore di restare isolati, tragitti in auto più che raddoppiati, quotidianità messa sotto sopra e una frana che oltre ai sassi solleva qualche dubbio tra gli abitanti della zona. Le frazioni di Pren, Vignui e Lamen stanno vivendo male questa situazione in cui la strada che sale da Foen e Villabruna è chiusa a causa della frana che si è verificata nelle vicinanze del Preventorio costringendo i vigili del fuoco a dichiararla inagibile. Le preoccupazioni riguardano i tempi dell’intervento, affidato alla Provincia, e il rischio di restare davvero isolati vista la situazione precaria della strada che sale da Pedavena, dove c’è una frana che agli occhi di un osservatore non esperto sembra anche più grave di quella che ha portato alla chiusura dell’altra strada.
«Qui c’è il rischio che alla prima pioggia abbondante, la strada che sale da Pedavena ceda e allora sì che saremo davvero isolati», afferma Walter Paludetto di Vignui, attorno al quale un gruppo di residenti si sta raccogliendo per vedere cosa si può fare per tenere accesi i fari sulle tre frazioni. «Ormai ci è rimasta solo la strada, non vorrei che i tempi dell’intervento necessario andassero per le lunghe perché sono bastati pochi giorni per rendersi conto del disagio», aggiunge.
E la quotidianità?
Scendere a Foen dove si trova il panificio a cui fa riferimento buona parte dei residenti delle frazioni alte, è diventata un’impresa. Idem per andare alla vicina macelleria. Perché bisogna scendere fino a Pedavena, passare per Murle e poi arrivare fino a Foen. I percorsi in auto sono più che raddoppiati. Anche la convivialità diventa un problema: il bar Fornaci che fa da base alla compagnia delle frazioni obbliga a fare un lungo giro sia all’andata che al ritorno. «Non è cosa da poco in piccoli paesi dove non c’è niente e si tenta di mantenere un po’ di coesione tra la gente», aggiunge Paludetto.
Frana strana
Quei cinque, sei grossi sassi, di cui uno rinvenuto in mezzo alla carreggiata, rinvenuti lunedì della scorsa settimana di primo mattino, hanno provocato la chiusura della strada. I vigili l’hanno deciso per motivi di sicurezza e l’assessore Adis Zatta ha girato subito la segnalazione alla Provincia di Belluno, competente per questo tipo di interventi. Da Belluno sono attesi i tecnici per un sopralluogo e c’è molta curiosità anche tra i residenti della zona per conoscerne l’esito. Perché quella frana non convince. Chi è salito in alto a dare un’occhiata non ha trovato segni di sassi distaccati e nemmeno la vegetazione che si trova in traiettoria sembra danneggiata dal passaggio delle pietre cadute.
Detta in poche parole, qualcuno avanza il sospetto che per riaccendere i riflettori sulla frana non ancora sistemata dell’anno passato quei sassi siano stati piazzati di proposito durante la notte prendendoli dal fronte della vecchia frana. Solo malevolenze? Lo dirà il sopralluogo della Provincia.
Viabilità fai da te
I vigili del fuoco avevano posizionato due transenne a valle e due a monte, mettendole di traverso e bloccandole con un ferro inchiodato sull’asfalto a colpi di trapano. Eppure qualcuno ha aggirato il divieto. Le transenne sono spostate e chi vuole, a proprio rischio e pericolo, transita in auto. Ma è una situazione che non può durare. Su questo i residenti non hanno dubbi: «Bisogna fare presto e sistemare la strada, che tra l’altro era tra le priorità dell’amministrazione comunale come ci aveva annunciato il sindaco Perenzin durante la campagna elettorale. Stiamo valutando se scrivere anche al Prefetto. Questa settimana faremo una riunione». —
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