Strade ghiacciate: appelli alla prudenza anche per i pedoni

Dopo la pioggia ora si teme il ghiaccio. Gli appelli alla prudenza lungo le strade vengono sia dalle aziende che gestiscono i tratti viari, sia dagli stessi sindaci.

BELLUNO. Dopo la pioggia ora si teme il ghiaccio. Gli appelli alla prudenza lungo le strade vengono sia dalle aziende che gestiscono i tratti viari, sia dagli stessi sindaci che allertano gli automobilisti. Tra gli altri il sindaco di Forno Camillo De Pellegrin che su Facebook fa raccomandazioni anche ai pedoni: «Le strade sono molto ghiacciate. Fare attenzione sia in macchina che a piedi. I mezzi stanno inghiaiando... Ma non credo basti».

Non bastasse, Veneto Strade alle 9 di ieri comunicava che le precipitazioni in provincia erano terminate e che le aree Dolomitiche sono innevate dai 1600 metri in su, mentre gli apporti nevosi variano da 5 centimetri a 1800 metri, a 20 centimetri verso i 2000 metri di quota. Per il transito sui passi sono indispensabili gli pneumatici invernali e non si può escludere la necessità di dover montare anche le catene (da tenere quindi a bordo). Probabile la formazione di ghiaccio: la pioggia caduta, con le basse temperature, fa diventare le strade piste di pattinaggio e si tenga conto che non dappertutto l’asfalto viene cosparso di breccia o sale. Dunque, sempre Veneto strade raccomanda di ridurre la velocità, specie nelle zone più fredde e a nord. Quanto alle strade, non è transitabile per chiusura invernale la Provinciale 22 Val Sesis.

In questi giorni di maltempo di neve in effetti ne è caduta pochissima: il massimo, 21 centimetri, a 1900 metri di Col dei Baldi; 15 centimetri, sul passo Falzarego e 13 a Misurina e Ra Vales. Zero centimetri da Auronzo a Pieve di Cadore, dal Cansiglio a Lamon. Temperature elevate: si pensi al -9 di media in Marmolada che, con una minima di -1,6 a Cortina e una media di -2,3 sul Falzarego, indicano il poco freddo che fa.

Quanto al tempo, oggi nuvoloso con pioggia, da domani torna il sereno.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi