Strano furto nella notte: spariscono sei dissuasori
PIEVE DI CADORE. «Non so proprio se si sia trattato di un vandalismo, di uno scherzo oppure della reazione di un cittadino che non voleva quei paletti di metallo lungo il marciapiede di Tai». Parole di Maria Carrara, titolare del negozio Carrara Moda di Tai, che martedì mattina si è accorta di quanto accaduto la notte precedente: ignoti avevano fatto scomparire i sei paletti di metallo che l’amministrazione comunale aveva posto per non consentire alle automobili e agli altri mezzi di parcheggiare sul nuovo marciapiede.
Terminato da pochi mesi, il marciapiede parte dal confine con Valle e si prolunga fino al bivio di Tai, costeggiando l’Alemagna, che all’interno dell’abitato diventa via Ferdinando Coletti. «Non penso che si tratti di vandali», ha aggiunto, «perché i sei dissuasori scomparsi non sono stati divelti con un atto di forza, come succede quando si vogliono fare danni: sono stati svitati dai loro supporti e poi i dadi dei bulloni sono stati riavvitati. Inoltre, i vasetti di fiori che avevamo collocato in cima ai paletti, sono stati trattati con delicatezza e lasciati a terra in un posto sicuro. In un primo momento ho pensato che ad eliminarli fosse stato il Comune, perché questi paletti nei mesi scorsi sono stati oggetto di contestazione da parte dei cittadini che li hanno considerati brutti e pericolosi. Perciò siamo rimasti di stucco quando abbiamo saputo che il Comune non c’entrava per niente in questa operazione».
Il sindaco Maria Antonia Ciotti si è subito interessata dello strano fatto e, dopo aver parlato con i titolari del negozio, ha interessato i carabinieri della locale stazione. «Sto riflettendo su quale possa essere il significato del gesto», ha affermato. «Non si tratta sicuramente di un atto vandalico, perché chi ha smontati i dissuasori, non ha fatto nessuna azione violenta, ma li ha solo svitato e riavvitato i dadi, forse perché nessuno si facesse male. Staremo a vedere dove sono nascosti. Sono già d’accordo con i carabineri e oggi formalizzerò la denuncia contro ignoti. È una situazione strana».
«Per quanto riguarda i dissuasori, aggiunge il sindaco, «c’è un precedente di qualche mese fa, quando un automobilista sbagliò l’incrocio e investì, danneggiandoli, i tre paletti posti davani al negozio di fotografie di Fabio Baggio. Quella volta, se non ci fossero stati, probabilmente l’auto avrebbe danneggiato la vetrina del negozio».
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