Straordinari incentivati: il sindacato sbandiera l’esempio Luxottica

È da ottobre 2019 che Luxottica è fuori da Anfao. Un anno prima aveva strappato con Confindustria. Nonostante ciò il gruppo applica il contratto nazionale. Anzi, di più. Incentiva tante sue componenti. E questo diventa la bandiera di qualche sindacato nelle rivendicazioni nei confronti di Anfao. «In fabbrica aspettiamo con ansia la conclusione della trattativa sul nuovo contratto», afferma Luigi Dall’Atti, delegato Filtcem ad Agordo. «Riteniamo, però, che i colleghi delle segreterie nazionali al tavolo con Anfao abbiano fatto bene a interrompere il confronto, proclamando lo stato di agitazione. È inaccettabile che la controparte metta in discussione, tra l’altro per la prima volta, l’elemento perequativo erogato a chi non beneficia del contratto integrativo. Cosa inaudita».
Ma l’interruzione di flessibilità e straordinario quanto influirà nelle consegne del colosso Luxottica? «Difficile calcolarlo, anche perché non tutti i dati ci vengono comunicati», risponde Dell’Atti. «È vero che ad Agordo, come in altri stabilimenti del gruppo, arriveremo a 50 ore di flessibilità (obbligatoria, dunque) all’anno, con qualche eccezione di reparti fino a 56-58 ore». In Luxottica non si raggiunge il tetto contrattuale delle 96 ore l’anno. Ma lo straordinario? «È volontario, ma incentivato, quindi vi aderiscono in molti. In ogni caso non si torna in fabbrica per più di 7-8 sabati l’anno».
Chi accetta di lavorare di sabato viene remunerato il doppio rispetto all’usuale straordinario. L’azienda rende poi disponibile il trasporto gratuito. Spetta agli operai decidere se farsi monetizzare o mettere le ore da parte per poterle usare al bisogno.
Tutto stoppato, da ieri. Nessuno, dunque, in fabbrica domani. Fino a quando? Al tavolo non si è decisa la ripresa del confronto. Milena Cesca (Femca Cisl) si augura che i tempi siano rapidi. «Non saremo noi a mettere le aziende in difficoltà rispetto alle consegne stagionali, però gli imprenditori debbono sapere che ci sono dei limiti nelle loro richieste. In tante occhialerie il 70% del personale è femminile. Possiamo chiedere a una mamma l’obbligo di straordinari o la non restituzione delle ore di flessibilità in positivo?»
Di questo passo si arriverà al lavoro notturno e perfino a quello di domenica, se alla flessibilità si aggiungerà il ritorno obbligato in fabbrica. Per Rosario Martines, Uiltec, dev’essere accaduto qualcosa di “stranamente politico” in Anfao. «Non si spiega questa rigidità sulla flessibilità, ma anche su altre richieste. Le relazioni sono state sempre costruttive. L’irrigidimento ha qualcosa di pregiudiziale, che va interpretato».
La piattaforma contrattuale era stata varata a ottobre a Belluno. La richiesta economica di aumento salariale è di 200 euro (3° liv.) per il prossimo triennio, 2023-2025. Quanto ai diritti individuali viene chiesta la modifica delle normative, dai congedi parentali ad altri istituti per migliorare la conciliazione di tempi di vita e lavoro. Rivendicazioni sui casi di violenza di genere riconosciuta e di violenza domestica in termini di tutela di salario, lavoro e sicurezza dell’individuo. Sulla formazione, la piattaforma sollecita l’esigibilità dei permessi per diritto allo studio, rendendoli non solo teorici, e allargando la casistica delle materie per cui sono riconosciuti. Già al primo tavolo le parti si erano palesate distanti.
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