Straripano due corsi d’acqua sassi e fango sulla strada del Fedaia

A Malga Ciapela un’improvvisa bomba d’acqua ha fatto esondare il Ru de Roi e il Ru dei Scur. Lo smottamento ha causato la chiusura del passo, coinvolte anche alcune auto ma non ci sono feriti

ROCCA PIETORE. La strada scomparsa sotto una colata di fango e grossi massi. A provocarla è stata la “bomba d’acqua” abbattutasi ieri pomeriggio, intorno alle 18, sul passo Fedaia, con le conseguenze più serie registrate in località Costa e a Malga Ciapela, dove le forti precipitazioni hanno fatto esondare i torrenti Ru de Roi e Ru dei Scur (distanti poco più di un chilometro tra loro), innescando smottamenti sul versante soprastante la strada.

Sorprese dalle colate detritiche che hanno occupato almeno 200 metri di piano viabile (in particolare quella geograficamente più in basso, a circa mezzo chilometro da Malga Ciapela) alcune auto di passaggio: lievi danni solo ai veicoli, illese le persone a bordo.

Sul posto anche i vigili del fuoco di Agordo, i colleghi del Distaccamento di Canazei, saliti dal versante trentino, i volontari di Selva di Cadore e Caprile, mentre da Venezia è stato fatto decollare l’elicottero del Reparto volo regionale dei pompieri per una ricognizione dall’alto dell’area. Vigili del fuoco che hanno fatto arrivare sul posto anche appositi materassini ad aria per cercare di liberare due vetture rimaste incastrate tra fango e massi.

Inevitabile la chiusura della strada 641 del passo Fedaia, disposta per ovvi motivi di sicurezza da Veneto Strade. L’interdizione al traffico ha interessato circa quattro chilometri della provinciale, fino al confine con la provincia di Trento. Solo in tarda serata i vigili del fuoco e personale di Veneto Strade erano riusciti a liberare parte della carreggiata, consentendo almeno una più agevole movimentazione dei mezzi di intervento. (ma.ce.)

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