Strategia aree interne del Comelico, pronti tredici milioni
SANTO STEFANO
È una nuova alba per il Comelico. Il documento elaborato nell’ambito della “Strategia aree interne”, presentato ieri in sintesi nel corso di un incontro a Santo Stefano, scaturisce dalla volontà di ascoltare il territorio e di elaborare un piano. Quattro anni di «duro e faticoso lavoro», come l’ha definito Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano e presidente dell’Unione montana del Comelico, che ha avuto il merito, però, non solo di pianificare cosa fare per rilanciare l’area, dal punto di vista sociale ed economico, ma anche di trovare le risorse per un effettivo cambio di marcia. In cinque ambiti vitali, dall’istruzione alla mobilità, dalla sanità al legno ed agricoltura, fino al turismo. Un lavoro, coordinato dal funzionario Marco Bassetto, dettagliato e minuzioso, partecipato e documentato.. Tanto che, all’inizio dei lavori, Susanna Costantini, del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio, ha sottolineato come «questo vostro piano sarà molto interessante da esportare anche in altre aree, perché molti vostri interventi sono davvero innovativi. Torneremo quindi a vedere come sarete capaci di portare avanti e di realizzare quanto immaginato insieme».
Perché la strategia di sviluppo presentata ieri, e finalizzata a garantire maggiori servizi ai cittadini, a rilanciare l’economia locale, a frenare lo spopolamento è già stata approvata, in ogni dettaglio, anche economico, sia dalla presidenza del Consiglio dei ministri e sia dalla Regione Veneto. La programmazione europea 2014-2020 mette così a disposizione dei 5 Comuni del Comelico un budget di circa 3, 8 milioni di euro, a valere sulla legge di stabilità 2015, cui si aggiungono le risorse individuate dalla Regione Veneto sui fondi europei (PSR, POR FESR e FSE) e finalizzate a sostenere nuovi investimenti di sviluppo economico, per un totale di finanziamenti pari a circa 9 milioni. Per un totale di 13 milioni.
«Spenderemo questi fondi», ha spiegato Alessandra Buzzo, «con una vision riassunta nell’idea guida “La valle dello star bene”. Questo nostro territorio persegue uno sviluppo connotato dall’ecosostenibilità, e gli elementi di qualità della vita che lo caratterizzano, come la salubrità del suo ambiente, la ricca presenza di risorse naturali ed il saper fare locale, diventano veri e propri asset nel suo percorso di crescita. L’obiettivo ultimo della “Strategia del Comelico” è di contrastare lo spopolamento che sta colpendo l’area negli ultimi anni, facendo in modo che i giovani nati nel territorio decidano di rimanervi o ritornarci, e che nuove famiglie valutino la possibilità di trasferirsi qui, attratte dai migliori standard di qualità di vita offerti in futuro grazie al potenziamento dei servizi».
La soddisfazione della Regione Veneto è stata espressa da Pietro Cecchinato, direttore della programmazione unitaria dell’ente.
«Questa è una tappa fondamentale di un’esperienza molto innovativa che ha visto una collaborazione mai prima sperimentata fra le diverse strutture regionali; e poi fra queste ed il livello nazionale, ed in costante allineamento con il Comelico. Mettendo insieme risorse comunitarie e nazionali e lavorando veramente di squadra. Una strategia che, ne sono sicuro, alla fine darà i suoi frutti». —
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