Stress, crisi di coppia, lutti lo psicologo pubblico resta
LIMANA. “Psicologo del territorio”, il progetto continua per tutto il 2016.
«L’iniziativa, cominciata a settembre 2015, ha dimostrato di essere necessaria, per cui abbiamo deciso di farla proseguire», commenta Edi Fontana, vice sindaco e assessore alle politiche sociali di Limana. «Si tratta di un servizio di consulenza psicologica gratuita rivolto a tutti i residenti del comune di Limana. È stato molto utilizzato e ci pone anche all’avanguardia nel panorama dei servizi sociali, a livello provinciale e non solo. Un’iniziativa sperimentale per dare un sostegno alle persone che si trovano in difficoltà, qualunque essa sia: problemi quotidiani, ansia e depressione, stress, lutti, problemi familiari e di coppia e nell’ambiente di lavoro».
Nel periodo compreso tra settembre 2015 e marzo 2016 si sono rivolti allo psicologo del territorio 23 utenti. «Un grazie alla dottoressa Erica Cavallet per l’impegno e la professionalità», aggiunge Fontana. La scuola primaria di Limana ha richiesto una consulenza per 5 minori. La scuola secondaria di primo grado ha invece segnalato 2 alunni. Altrettanti inviati dalla secondaria di secondo grado. Considerando invece la fascia di età adulta, 5 utenti si sono rivolti spontaneamente al servizio per situazioni di difficoltà legate a lievi disturbi psicologici, a difficoltà relazionali e di coppia, a difficoltà nei rapporti familiari. Alcuni utenti anziani sono seguiti a domicilio con incontri periodici di monitoraggio.
Lo psicologo del territorio ha inoltre collaborato con l’assistente sociale e la coordinatrice dei Servizi sociali nei progetti “Pari Donna” e “Famiglie in rete”. E, per il futuro, l’intento è proporre alcuni incontri su temi di interesse per la popolazione del comune di Limana, attraverso cui sensibilizzare all’utilizzo del servizio anche attraverso l’accesso spontaneo. Ma si pensa inoltre a incentivare la collaborazione con i medici di base, promuovendo l’invio allo psicologo del territorio degli utenti che manifestano problematiche di rilievo psicologico e relazionale. Tra gli obiettivi, poi, l’apertura di uno sportello a scuola o in biblioteca per facilitare l’accesso spontaneo o su invio di ragazzi e adolescenti.
«Lo scopo del progetto è promuovere il benessere all’interno della comunità», dice ancora Fontana, «non va a sostituire i servizi socio-sanitari già esistenti, ma facilita invece gli invii ai servizi competenti, ponendo come strumento di collegamento tra Usl, Servizi sociali del Comune, medici di base e gli altri enti territoriali, come la scuola».
Martina Reolon
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