Stretta sull’accatonaggio e mezz’ora di park gratis
FELTRE. La prima mezz'ora gratis nei parcheggi blu per fare gli acquisti veloci, revisione della viabilità in centro, stop a nuovi arrivi di migranti e un giro di vite sulla sicurezza. Sono le priorità della lista “Feltre civica, insieme per costruire”, che pesca soprattutto dall’universo dei commercianti e scende in campo a sostegno del candidato sindaco di centrodestra Michele Balen. Capolista è Franco Debortoli (1956, libraio): «Ci siamo messi insieme per portare le nostre idee con l’obiettivo di migliorare Feltre. Oltre il 90 per cento di noi è la prima volta che si affaccia in politica», esordisce. «C’è bisogno di un cambio di passo su alcuni punti fondamentali, soprattutto con una progettualità legata all’economia. Negli ultimi cinque anni sono state fatte scelte più ideologiche che costruttive, senza tenere conto dei problemi che attanagliano la città. Non c'è stato un progetto che tenesse i giovani sul territorio».
Chi ha esperienza amministrativa è Alberto Curto (1955, commerciante): «Siamo qui per vincere», rilancia. «Nel giro dei primi 120 giorni di governo andremo a incedere sullo stop all’accattonaggio che è diventato pesante per i cittadini soprattutto nei giorni di mercato e fuori dai supermercati, aiuteremo il commercio concedendo la prima mezz’ora gratis nei parcheggi a pagamento, rimetteremo mano alla viabilità e all’arredo urbano in centro, fermeremo l’arrivo di nuovi migranti, con una soglia numerica compatibile. Non vogliamo persone che delinquono e spacciano nei giardini pubblici e faremo tutto il necessario perché non accada».
Sulla crisi del commercio mette l'accento Francesco Sartor (1984, negoziante): «Ci sono tante vetrine chiuse e questo inizia a preoccuparci». Roberto Marchet (1962, barista) aggiunge che «nemmeno le corriere passano più in centro» e per Alessandro Zorzato (1992, libero professionista) «Feltre ha bisogno di una rinascita turistica». Massimiliano Conzada (1967, antiquario) lavora in cittadella: «Sono qui per dare un contributo per farla rivivere». Silvia Colò (1944, pensionata) mette le mani avanti: «Non vorrei che la caserma Zannettelli diventasse un centro di accoglienza profughi e non vorrei nemmeno vedere gli studenti del Colotti trasferiti al Boscariz».
In lista anche Antonio Molisse (1974, magazziniere), Alexandru Gabriel Zannin (1992, commesso), Tommaso Carniel (1988, infermiere), Sandra Vettorel (1971, operaia), Giovanni Facchin (1955, agente di commercio), Paola Pontil (1963, collaboratrice azienda artigiana), Raffaela Dal Pastro (1966, barista), Maria Stella Tondo (1963, impiegata) e l'ex bibliotecaria dell'università Iulm Mariapaola Girardel (1966, impiegata).
Raffaele Scottini
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