Strutture sportive, manutenzione alla Cm

BELLUNO. Il Comune non può più pagare le bollette di acqua, luce e riscaldamento per le società di calcio. Ormai è appurato, la legge non permette sgarri. A Palazzo Rosso, però, si sta valutando una...
Palazzo Rosso sta fronteggiando un problema di carenza di organico nel settore bilancio
Palazzo Rosso sta fronteggiando un problema di carenza di organico nel settore bilancio

BELLUNO. Il Comune non può più pagare le bollette di acqua, luce e riscaldamento per le società di calcio. Ormai è appurato, la legge non permette sgarri. A Palazzo Rosso, però, si sta valutando una soluzione che permetta alle società di continuare la loro opera di promozione dello sport senza mettere in difficoltà i loro bilanci. Le manutenzioni sono la parte più gravosa da sostenere, e si pensa di affidarle alla Comunità montana. Un ente che ha una buona disponibilità economica (che utilizza per interventi sul territorio) ma soprattutto che ha procedure più snelle per l'aggiudicazione dei lavori.

«Stiamo pensando di delegare la gestione delle strutture sportive periferiche alla Comunità montana», ha anticipato il sindaco Massaro mercoledì sera nell'incontro con i residenti di Cavarzano. Per periferici si intendono tutti quei campi da calcio che non siano il polisportivo di piazzale della Resistenza. Quindi il campo di Salce, quello di Tisoi, Sois, Cavarzano, Castion, Borgo Piave e quello dell'Alpina, a La Rossa. «Stiamo ragionando per definire i dettagli di una gestione da parte nostra dei campi di Belluno e Ponte nelle Alpi», spiega il presidente della Cm, Orlando Dal Farra. Se il progetto andrà in porto, infatti, coinvolgerà anche le strutture pontalpine, in una logica di servizi unificati.

La Cm è interessata a gestire i campi da calcio perché sono strutture del territorio, che lo qualificano e che svolgono un importante ruolo sociale con i vivai. «È prematuro dire come funzionerà questa gestione, ma il supporto potrà arrivare in diversi modi». Fermo restando che le società dovranno pagarsi le bollette, la Cm potrà intervenire per esempio per la cura del campo o per le sistemazioni di spogliatoi, reti, luci, strade di accesso al campo. L'ha fatto per esempio a Borgo Piave dopo l'alluvione di san Martino: la stradina che porta al campo di calcio era impraticabile ed è stata sistemata in fretta. «Abbiamo una squadra operai che può intervenire in economia diretta, il che significa che operiamo in fretta e con procedure snelle», precisa Dal Farra. Che pensa anche sia necessario cominciare a ragionare sulle energie rinnovabili per abbassare gli importi delle bollette. Il Comune, dal canto suo, potrà aiutare le famiglie in difficoltà con le rette da pagare per giocare a calcio. «Oggi quei costi se li accollano le società», ha spiegato Massaro. «Riteniamo che fare sport rientri in un progetto educativo che, come Comune, possiamo e vogliamo sostenere. Per questo pensiamo di trovare forme di contributo per le famiglie meno abbienti». (a.f.)

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