Su Street View anche la Marmolada e i suoi percorsi

Visibili i sentieri che vanno ai rifugi Falier e Viel del Pan In anteprima anche il nuovo “Col Margherita Park”

BELLUNO. La Marmolada su Street View di Google Maps. Il gruppo montuoso più alto delle Dolomiti, Patrimonio Unesco dal 2009, è da due settimane visibile attraverso la rete, dove può essere ammirato e scoperto da utenti di tutto il mondo. Questo grazie al progetto di “mappatura” dei luoghi di maggiore interesse del territorio portato avanti dalla Fondazione Dolomiti Unesco e da Google. L’accordo tra l’ente che ha il compito di garantire una gestione efficace dei beni naturali riconosciuti Patrimonio dell’umanità e il colosso californiano è stato siglato nell’estate 2014 e da allora il lavoro portato avanti è consistente.

«L’area della Marmolada non era stata ancora mappata e inserita online. Abbiamo provveduto nelle scorse settimane a percorrere i suoi sentieri e a fare una ricognizione completa», spiega Giuliano Vantaggi, consulente per il marketing della Fondazione e coordinatore dei lavori. «Ecco allora che da qualche giorno i percorsi si possono trovare in rete: su Street View è visibile Malga Ciapela e il sentiero che va al rifugio Falier, ma anche quello Viel del Pan. Il gruppo montuoso è stato mappato da entrambi i lati».

La modalità di mappatura è quella utilizzata anche per le altre località già inserite in questi tre anni in Street View: i sentieri sono stati percorsi con uno zaino Google Trekker sulle spalle. Ben 25 chili tra struttura metallica e antennone con 15 macchine fotografiche che scattano migliaia e migliaia di foto panoramiche, al ritmo di otto ogni dieci secondi. La progressione di immagini georefenziate va così a comporre il percorso online: e chiunque, da Buenos Aires a Pechino, può camminare virtualmente nelle Dolomiti.

«Abbiamo dato il nostro aiuto a Vantaggi per le zone di nostra competenza», fa presente Marco Sartori, direttore marketing di Dolomiti Stars, il consorzio di promozione turistica delle aree delle Dolomiti del Civetta, Falcade-Passo San Pellegrino, Arabba e Marmolada. «Non solo il Pelmo fino al rifugio Città di Fiume, ma anche Viel del Pan, Porta Vescovo, Passo Padon, rifugio Coldai. Gli internauti di tutto il mondo hanno la possibilità di percorrere virtualmente le nostre località».

«L’idea è stata quella di partire con alcuni dei punti più significativi, come Pelmo, Civetta e Marmolada, puntando poi a far continuare questa collaborazione con Fondazione Unesco e Google Maps. Speriamo che quest’estate si possa proseguire con la mappatura di altri percorsi», dice ancora Sartori.

Intanto è già georeferenziato e online anche il Col Margherita, insieme al suo nuovo parco tematico che, come anticipa Renzo Minella, sarà inaugurato quest’estate. Un progetto ludico studiato e realizzato in collaborazione con il Muse di Trento e il geologo Claudio Valle. I lavori sono iniziati l’autunno scorso e l’intento è trasmettere in modo giocoso nozioni scientifiche sulla storia e sulla geologia delle Dolomiti.

Il parco tematico, chiamato “Col Margherita Park”, si struttura in un percorso costituito da tre diverse installazioni, facilmente raggiungibili in funivia e capaci di stuzzicare la curiosità di grandi e piccoli. Si va da “Isole o montagne”, in cui si attraversano le ere geologiche e le principali tappe della nascita delle Dolomiti, a "”n equilibrio sul tempo”, sfida alla ricerca di fossili e reperti che caratterizzano ognuno dei nove gruppi dolomitici.

Sul punto più alto e panoramico del Col Margherita, a 2.550 metri, un vero e proprio timone interattivo consente di giocare con i profili delle cime che si stagliano tutto intorno.

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