«Suem, non si sposti la centrale a Belluno»
BELLUNO. «La nuova piazzola per il Suem e la centrale operativa non vengano spostati a Belluno».
Questo l’appello accorato lanciato dal sindaco di Pieve di Cadore, Maria Antonia Ciotti al direttore dei servizi sociali dell’Usl 1, Carlo Stecchini e indirettamente anche al direttore generale Pietro Paolo Faronato in merito al futuro del servizio di urgenza-emergenza.
Secondo le nuove disposizione dell’Enac, infatti, l’attuale collocazione della piazzola dell’elisoccorso dell’azienda bellunese non era ritenuta più sicura, perché troppo vicina all’ospedale e con troppo poco spazio libero interno, non garantendo così gli standard richiesti.
A quel punto l’amministrazione comunale di Pieve di Cadore aveva cercato di individuare alcune collocazione alternative tramite il suo personale. Ma queste soluzioni paiono non essere così soddisfacenti.
E così l’Usl di recente, come ha precisato Stecchini, «ha incaricato lo studio Fumagalli di Milano, tra i più titolati per questo tipo di valutazioni, per verificare la compatibilità dei tre siti individuati, cioè quello di Tai di Cadore nei pressi del monte Zucco, quello di Valle di Cadore e da ultimo quello di Belluno dove ha sede la società di volo Inaer. Lo studio Fumagalli farà una valutazione complessiva dell’impatto di questa struttura nei vari siti e soprattutto rispetto agli insediamenti abitativi sulla produzione di rumore, ma anche in grado di non creare pericolo per la popolazione.Ad esempio nel sito di Tai di Cadore nei pressi del monte Zucco serviranno anche delle infrastrutture per collegare la piazzola al resto della viabilità. Insomma uno studio che avrà i suoi tempi tecnici di realizzazione», ha sottolineato il direttore dei servizi sociali.
Ma l’idea che tra le tre ipotesi di location del Suem ci possa essere anche Belluno non va giù, non soltanto alla prima cittadina di Pieve di Cadore ma anche dei suoi colleghi cadorini e comelicensi, oltre che di quelli della Valbelluna.
«Non vorremo», ha detto la Ciotti, «che questi studi non servano ad altro che a portare la sede del Suem a Belluno, appoggiati dalla stessa Inaer e dal primario Cipolotti. Stiamo attenti perché la scelta che si farà non è solo tecnica, ma anche politica. Dobbiamo tenere presente», ha precisato ancora il sindaco di Pieve di Cadore, «che il 60% degli interventi dell’elicottero avvengono in Cadore, Agordino e Zoldano. Quello che chiedo è che venga posto laddove serve».
Ciotti, infine, ha sottolineato come «nelle nostre proposte avevamo fatto in modo che l’ubicazione della struttura di soccorso potesse servire anche per gli elicotteri militari. Insomma, dobbiamo tenere presente che questa struttura deve servire anche a garantire un servizio che diventa importante anche per il turismo delle nostre valli». (p.d.a.)
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