Sui farmaci l'Usl non cambia rotta
Simoni: «Avanti con la distribuzione diretta, i risparmi servono a tutti»

FELTRE.
La distribuzione diretta dei farmaci da parte dell'Usl, nei punti indicati fra ospedale e territorio, adesso è al 62 per cento. Ma l'obiettivo della dirigenza è di arrivare al 75 per cento. E per far questo sarà assunto il terzo farmacista aziendale. Il bando è già pronto.
Il direttore generale dell'Usl 2 si guarda bene dal fare dietrofront rispetto alla distribuzione di farmaci Ph-T (ad alto costo per malattie croniche) che tanto lascia perplessa l'associazione Federfarma. Anzi, il passo che annuncia è solo in avanti, verso il potenziamento della farmacia aziendale, partendo dal presupposto che «se si risparmiano centomila euro all'anno in medicinali, i risparmi sono risorse che ritornano in servizi all'utenza». «I farmaci che mettiamo in distribuzione nei punti indicati fra ospedale e territorio sono rigorosamente confezionati dai nostri farmacisti», premette Simoni. «Noi mettiamo in atto dei provvedimenti che sono validati dalla normativa. Non solo: sono stati fatti incontri su incontri a livello regionale per arrivare ad una sorta di convenzione con le farmacie private alle quali si offrono otto euro a scatola di medicinale più uno, cioè nove euro in tutto, alle farmacie rurali, ossia quelle in aree disagiate. Questo accordo non si è raggiunto né a Padova né a Belluno, uniche province del Veneto che non hanno aderito all'iniziativa. Vorrei rimarcare inoltre che sono gli stessi comuni dell'Usl 2, mi riferisco a San Gregorio, Santa Giustina e Cesiomaggiore che fanno da capofila, a richiedere un potenziamento dell'offerta assistenziale sul territorio di competenza a favore delle fasce deboli della popolazione. Così l'infermiere territoriale, oltre alle medicazioni e al monitoraggio delle funzioni del paziente al proprio domicilio, gli recapita anche le medicine che gli sono state prescritte. Confezionate e distribuite dalla nostra farmacia». Così, il fatto che in questo periodo i due farmacisti in capo all'azienda siano in ferie contemporaneamente, non cambia la sostanza. «Tutti i farmaci da distribuire nel territorio sono contingentati e confezionati allo scopo», continua Simoni. «Non c'è nulla di irregolare se la consegna avviene da personale sanitario che non sia il farmacista. Se qualcuno dovesse ravvisare delle irregolarità sia per quanto riguarda la logistica che le ricette che qualche volta non sono chiare o, come è stato ventilato, per una sorta di esercizio abusivo della professione, si rivolga pure alla procura della Repubblica. Ma io invito gli utenti a contare le volte in cui le medicine, in una farmacia privata, gli vengono consegnate da personale che non ha il camice bianco». E parlando di prospettive, la dirigenza Usl è intesa ad assumere un nuovo professionista. «In realtà, per raggiungere l'obiettivo che questa azienda si è prefissata, ossia arrivare al 75 per cento di distribuzione diretta dei medicinali, ci vuole un terzo farmacista che affianchi Tonon e Gris. Abbiamo predisposto il bando per rimpolpare l'organico».
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