Suicidio in carcere: il giudice si riserva
BELLUNO. Suicidio in carcere con la cintura. La procura della Repubblica aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta cominciata nel mese di maggio, perché nella casa circondariale di Baldenich la cinghia dei pantaloni è consentita, ma la famiglia ha presentato opposizione in nome e per conto della figlia minore. Ieri mattina il giudice per le indagini preliminari Montalto si è riservato: può archiviare definitivamente o chiedere nuove indagini o ancora ordinare al pubblico ministero di scrivere il capo d’imputazione.
Era già stata archiviata l’inchiesta per maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie, proprio perché l’indagato ha deciso di togliersi la vita. Pochi giorni prima, la donna era arrivata al pronto soccorso dell’ospedale San Martino con il viso tumefatto per le botte ricevute a casa e la segnalazione alla procura era partita automaticamente. L’uomo è stato arrestato e la sera stessa si è ucciso. (g.s.)
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