Sul monte Agudo si inizia a sparare ma il futuro è incerto
Auronzo. L’innevamento artificiale è stato avviato ieri mentre si cerca un accordo tra il Comune e la società
Stefano Da Rin Puppel - Perona - Pieve di Cadore - Presentazione Treno delle Dolomiti ai Sindaci - Tatiana Pais Becher
AURONZO . Nonostante la diatriba tra l’amministrazione comunale ed i vertici di Auronzo d’Inverno sia ancora in pieno fermento, nella giornata di ieri è stato avviato l’innevamento programmato lungo le piste del comprensorio del monte Agudo. Un segnale importante che regala uno spiraglio di luce in una vicenda dai lati oscuri che si protrae ormai da settimane e che ad oggi, a pochi giorni dall’inaugurazione ufficiale della stagione sciistica, vive una fase interlocutoria ancora ben lontana da una soluzione.
L’avviamento dell’innevamento programmato, favorito anche dalle condizioni meteorologiche che hanno regalato nei giorni scorsi una prima spolverata di neve naturale anche ad Auronzo, segue a ruota la revisione della seggiovia quadriposto ed il collaudo di quella biposto oltre al collaudo dello stesso impianto di innevamento artificiale.
Nonostante l’incertezza legata al futuro gestionale, i vertici di Auronzo d’Inverno sono dunque ugualmente al lavoro con l’obiettivo di completare in tempi celeri l’iter preliminare ritenuto fondamentale per poter aprire piste ed impianti a ridosso delle prossime festività natalizie, rimanendo così in linea con le aspettative di residenti e turisti.
Se questo avverrà o meno però bisognerà attendere. Il muro contro muro tra Auronzo d’Inverno e l’amministrazione comunale infatti resiste, nonostante i tentativi di riavvicinamento portati avanti su più fronti, tutti o quasi sotto traccia, si stiano susseguendo in maniera sempre più frenetica.
In quest’ottica va inquadrato l’incontro che si terrà nelle prossime ore tra l’amministrazione comunale e il Consorzio turistico Tre Cime Dolomiti. Si tratterà di un confronto interlocutorio, utile più che altro a tastare il polso della situazione in attesa della convocazione, inevitabile, di un faccia a faccia tra i principali attori della vicenda: maggioranza in consiglio comunale capitanata dal sindaco Tatiana Pais Becher da una parte e consiglio di amministrazione di Auronzo d’Inverno dall’altra, con questi ultimi da considerare in sella pro tempore come annunciato nei giorni scorsi dal presidente, anch’esso pro tempore, Fabio Da Vià.
Nel frattempo chi guarda con attenzione all’evolversi della situazione sono i gestori dei rifugi presenti nell’area del monte Agudo così come il consorzio impianti a fune che unisce sotto un’unica bandiera le skiarea di Cortina, San Vito, Misurina ed appunto Auronzo. Lo strappo tra l’amministrazione comunale ed Auronzo d’Inverno si è consumato lo scorso 27 ottobre a margine dell’assemblea dei soci, indetta dalla società che gestisce gli impianti del monte Agudo: la proposta di rinnovo delle cariche è stata, un po’ a sorpresa, bocciata dai rappresentanti istituzionali scatenando una serie di reazioni a catena in un clima di tensione crescente, reazioni che hanno messo a rischio il futuro del comprensorio.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video