Sul prolungamento dell’A27 domani si pronuncia l’Europa
CALALZO. Ultime ore di lavoro di lobby pro e contro il proseguimento dell’A27 che domani, verso le 12, sarà al centro dell’atteso pronunciamento del Parlamento europeo. In sostegno della proposta dell’europarlamentare Remo Sernagiotto, dei “Conservatori&Riformisti” si stanno muovendo i bellunesi del movimento “Vivaio Dolomiti”. Contro, la Cipra, la Confederazione europea delle associazioni ambientaliste, che hanno raggiunto gli europarlamentari con una nota in inglese.
Molto lungo e articolato l’appello di Gianni Pastella a nome di “Vivaio Dolomiti”. Pastella insiste molto sulla necessità di realizzare un «Nuovo corridoio della Rete globale della TEN-T tra Italia e Austria» per consentire di rafforzare le comunicazione tra l’hub del Porto di Venezia e l’Europa centrale e orientale. «Permetterà di realizzare una infrastruttura, ad altissima tecnologia e di grande qualità paesaggistica, con il passaggio di linee elettriche, gas, acqua, telefonia a banda larga e contemporaneamente consentire il transito di mezzi ad alimentazione elettrica (anche con ricarica per induzione magnetica) e a idrogeno», scrive Pastella, «Questo corridoio tecnologico è pienamente coerente con gli obiettivi strategici della Convenzione delle Alpi, della TEN-T e di EUSALP».
Per Luigi Casanova, che di Cipra Italia è il portavoce, l’obiettivo del corridoio tecnologico è solo un trucco per far proseguire l’autostrada, infrastruttura che è nettamente contraria ai principi della Convenzione delle Alpi. Principi sui quali insistono parecchio i “lobbisti” della Cipra europea per ottenere il no degli europarlamentari. E su questo versante si sta adoperando, più di ogni altro, il sudtirolese Herbert Dorfmann. «Crediamo che sia giunto il momento di abbandonare le ideologie e di mettere tutti i territori sullo stesso piano», insiste Pastella nel suo appello, «L’opera, inoltre, sarebbe fondamentale per consentire un’accessibilità di alto livello a Cortina in occasione dei Mondiali di sci del 2021 e consentirebbe all’Italia di ritornare a essere leader mondiale nel campo della realizzazione di infrastrutture, così come nel caso della costruzione dell’Autostrada del Sole».
In provincia di Belluno si sono esposti a favore del proseguimento autostradale gli imprenditori e altre categorie economiche. I sindaci sono contrari, quando non stanno alla finestra, aspettando le migliorie alla statale 51 di Alemagna, e il treno delle Dolomiti. Contrarissima all’A27 la Provincia di Belluno, come l’Euregio, ossia le Province di Trento e Bolzano, insieme al Tirolo.(f.d.m.)
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