Summer Fest: pc e documenti all’esame della Finanza

ARSIÈ. Computer, telefoni e documenti. È cominciata la seconda fase del lavoro della Guardia di finanza, che sta indagando su delega della procura della Repubblica su una presunta appropriazione...
ARSIÈ. Computer, telefoni e documenti. È cominciata la seconda fase del lavoro della Guardia di finanza, che sta indagando su delega della procura della Repubblica su una presunta appropriazione indebita di 20 mila euro, nell’ambito della Summer Fest di Arsiè, fra il 2012 e il 2014. Gli indagati sono sempre i dodici, che giovedì all’alba sono stati perquisiti nelle rispettive abitazioni e, negli anni contestati, facevano parte del consiglio della Pro loco arsedese: consiglieri e contabili. Le fiamme gialle hanno sequestrato un certo numero di computer e cellulari, oltre a documentazione, tipo fatture, estratti conto e scontrini.


L’esame di tutto questo materiale aiuterà a capire se ci possono essere dei riscontri o meno, a proposito dell’ipotizzata appropriazione indebita. Nella denuncia, che è arrivata in procura, si parla di un incasso in nero che non sarebbe finito nel bilancio della festa estiva, ma l’accusa più pesante è che i dodici indagati se ne sarebbero appropriati. Non si sa chi abbia fatto questa segnalazione, ma è del tutto normale che la magistratura abbia avviato le indagini e incaricato la Guardia di finanza di fare tutti gli accertamenti necessari sul campo.


Ecco perché quasi trenta militari in borghese della Tenenza di Feltre più i rinforzi da Belluno sono arrivati ad Arsiè, alle 6 del mattino, per suonare i campanelli degli indagati e perquisire le case alla ricerca di qualcosa di più concreto. Inevitabile il sequestro del materiale che può essere utile alle indagini e in queste ore viene accuratamente analizzato. I consiglieri che sono già stati sentiti hanno respinto tutti gli addebiti, assistiti dall’avvocato Roberta Resenterra, spiegando il più possibile quello che può essere successo e dove possono essere finiti questi soldi.


Le indagini sono ancora in corso e più di così non è possibile sapere, dal momento che c’è il segreto istruttorio da rispettare. Il quadro sarà molto più chiaro, non appena i dischi rigidi dei computer avranno detto tutto quello che possono e i documenti avranno fatto tornare o meno i conti. Quello che si può già aggiungere è che non sarebbero coinvolti nell’inchiesta i componenti dell’amministrazione comunale di Arsiè.


Gigi Sosso


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