«Suo figlio ha fatto un incidente»: truffa ad un’anziana

PONTE NELLE ALPI. Raggirata con una scusa. «Suo figlio ha fatto un incidente, ci sono seimila euro di danni da pagare». Deve essere stato questo, parola più parola meno, il tenore della telefonata...
PONTE NELLE ALPI. Raggirata con una scusa. «Suo figlio ha fatto un incidente, ci sono seimila euro di danni da pagare». Deve essere stato questo, parola più parola meno, il tenore della telefonata ricevuta ieri a mezzogiorno e mezzo da un’anziana residente a Ponte nelle Alpi. Non era vero che suo figlio aveva provocato un incidente, ma l’uomo dall’altra parte della conversazione si è qualificato come maresciallo dei carabinieri. Difficile non fidarsi.


L’uomo però non era un militare. Era un malvivente. Convinta la donna che c’era stato un incidente e che l’aveva provocato il figlio, le ha anche detto che i danni erano di circa seimila euro. Ma bastava pagare il risarcimento, in contanti, per chiudere subito la vicenda.


Il sedicente carabiniere ha concordato con la donna, di 81 anni, un appuntamento con un avvocato, che sarebbe passato a casa sua di lì a qualche minuto per il ritiro della somma. E poco dopo il sedicente avvocato si è effettivamente presentato a casa dell’anziana. Ha chiesto i seimila euro, ma la donna non aveva con sè tutti quei contanti e ha consegnato qualche gioiello al presunto avvocato. Che si è accontentato.


Solo mezz’ora dopo la donna ha capito che era rimasta vittima di una truffa. Ha telefonato ai carabinieri di Ponte nelle Alpi e ha raccontato quello che le era appena successo. I militari non hanno avuto alcun dubbio sul fatto che la donna fosse stata raggirata. Sentito il racconto dell’anziana, sono quindi partite le indagini per tentare di risalire all’identità dei due uomini che hanno truffato la donna. Quello che ha suonato al campanello della sua abitazione e che si è qualificato come avvocato pare fosse italiano e che non parlasse con inflessioni o accenti particolari.


Quella dell’incidente provocato da un figlio (o un nipote) e della contestuale richiesta di risarcimento per i danni causati, è una truffa che viene messa a segno da qualche anno. Le vittime dei malviventi sono quasi sempre persone anziane, spesso sole. I carabinieri rinnovano la raccomandazione di non aprire mai la porta di casa a persone sconosciute, e di non consegnare mai denaro o gioielli a chi si spaccia per appartenente alle forze dell’ordine, o dice di essere un avvocato o un addetto agli uffici pubblici. Il risarcimento danni, qualora sia dovuto, non viene stabilito in questa maniera.
(a.f.)


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