Suor Franca e le altre operatrici sconvolte «Un dolore profondo e difficile da spiegare»
la testimonianza
Il primo giorno di asilo. Mercoledì mattina Marco era entrato per la prima volta nella scuola per l’infanzia di Valle di Cadore intitolata a Maria Ausiliatrice. Ai suoi occhi di bambino, quello al numero 32 di via XX Settembre dev’essere sembrato un palazzone di una grandezza mai vista. Ma una volta passato il portone d’ingresso, insieme alla mamma Silvia, gli è sicuramente apparso come un luogo bellissimo. Pieno di giochi, di colori e di cose della sua misura. La cameretta di casa, solo molto più ampia. E dentro tanti altri bambini della sua età, con i quali non avrebbe tardato a fare amicizia e insieme ai quali sarebbe cresciuto in un ambiente sano.
La direttrice della struttura è suor Franca, una donna che fin dal primo sguardo ti dà l’impressione di provare un amore immenso per i suoi piccoli ospiti e anche di avere una pazienza fuori dal comune. Avrebbe anche potuto non aprire al cronista, che avrebbe capito perfettamente la situazione e se ne sarebbe andato: «Siamo sconvolti per quello che è successo stamattina», allarga le braccia la donna, «quasi non riusciamo a crederci. Abbiamo visto per la prima volta Marco e ci ha fatto una buonissima impressione, anche se nei primi giorni di frequenza i piccoli rimangono qui soltanto per un paio di ore e sono accompagnati dalla mamma. È quello che si può definire una sorta di periodo di ambientamento, in attesa che rimangano qui da soli per l’intera giornata, senza avvertire più di tanto la separazione dai genitori, naturalmente fino a quando questi non tornano a prenderli, quando è il momento».
Ci sarebbe stato tempo, per approfondire la conoscenza, ma ieri mattina Marco non è tornato. Un malore improvviso se l’è portato via, senza che la madre prima e i medici poi potessero fare qualcosa di concreto per salvarlo. La prima impressione era stata molto positiva, ma non poteva essere altrimenti, A quell’età, i bimbi sanno essere dolcissimi e sorprendenti: «Un bimbo sveglio e vivace, come si deve essere alla sua età», sottolinea suor Franca, «nel primo giorno di scuola abbiamo giocato e cercato di far ambientare il più possibile tutti i piccoli nuovi arrivati. Ognuno di loro ha avuto un armadietto utile a contenere tutte le sue cose e sono già nate delle amicizie, anche con i ragazzini più grandicelli».
Una grande famiglia, accanto a quella vera e propria. Gli ospiti del Maria Ausiliatrice sono, in tutto, un’ottantina. Tutti piccoli cittadini di Valle di Cadore: «Qui cominciano a crescere ed è una delle fasi più delicate della loro vita. Marco aveva cominciato un percorso molto importante e lo aspettavamo anche oggi. Purtroppo abbiamo saputo quello che è successo nella sua abitazione e non è davvero semplice farsene una ragione». —
G.S.
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