Superata la paura: il ragazzo morso da una vipera ora è fuori pericolo
BELLUNO. Fuori pericolo. Sono stati attimi di terrore quelli che hanno visto coinvolto Tiziano Curto, ventiseienne residente nella frazione di Carpen e consigliere comunale di Quero Vas che domenica pomeriggio è stato morso a una gamba da una vipera mentre si trovava insieme al padre nei pressi di malga Pradalon, situata a 1300 metri di altitudine sul monte Tomatico, per una tranquilla escursione. Soccorso da un elicottero del Suem di Pieve di Cadore e trasportato immediatamente all’ospedale di Feltre, il giovane ora sta meglio nonostante il dolore alla gamba non sia ancora passato del tutto. «Mi sto riprendendo anche se me la sono vista brutta», afferma Curto, «e dal reparto di Rianimazione ora mi trovo in quello di medicina, dove farò degli ulteriori esami per capire a cosa sono allergico. Non so ancora quanto rimarrò qui, forse ancora un giorno o due». Il ragazzo prosegue poi raccontando l’accaduto: «Mio papà e io stavamo salendo lungo un sentiero che di lì a poco ci avrebbe portato in Malga Pradalon, la quale è gestita da alcuni nostri amici. La nostra idea era proprio quella di andare lì per fargli visita e comprare anche una ricotta, per poi proseguire in discesa verso Malga La Paola. Stavamo camminando, mio papà davanti e io un metro dietro, quando all’improvviso alla mia destra una vipera è sbucata fuori mordendomi appena sopra la caviglia. Ero in tenuta da trekking, ma ciononostante appena sopra i calzini, che non essendo molto lunghi forse si erano abbassati c’era un punto scoperto. Ho sentito subito dolore notando nel contempo la ferita. Mio papà mi ha soccorso, mettendomi un laccio dei suoi scarponi sul ginocchio accompagnandomi alla Malga che distava cinque minuti, dalla quale abbiamo poi atteso l’arrivo dell’elicottero». Momenti difficili da dimenticare. «Ho iniziato ad avvertire i primi sintomi, tra i quali vomito e non solo. Sono sempre rimasto cosciente sia in elicottero sia quando sono arrivato in ospedale. Ho avuto una reazione da shock anafilattico, non tanto per il veleno, che mi ostruiva le vie aeree, ma per fortuna il peggio è passato».
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