Superenalotto d’oro ma il 38 lo tradisce e sfumano 119 milioni
PONTE NELLE ALPI. Sfiora la vincita milionaria e si porta a casa "solo" 52.000 euro.
Superenalotto col brivido giovedì sera all'Albergo De March a La Secca, dove la fortuna ha dispensato una bella sommetta a un giocatore che ha infilato ben cinque numeri su sei con una giocata semplice, un colpo da maestro che avrebbe potuto rientrare nel guinness dei primati: 25, 40, 61, 65, 77 a segno, sesto numero 37, mentre lui ha giocato il 38.
Così, invece dei 119 milioni di euro che erano in palio si è portato a casa poco più di 52mila euro. Non male lo stesso considerato che è uno dei cinque vincitori in Italia, certo i milioni sarebbero stati altra cosa. Ma questo signore, che abita in quella zona e a cui piace ogni tanto giocare al Superenalotto, non è sembrato più di tanto turbato dal mancato jackpot, quanto piuttosto soddisfatto di aver messo a segno una discreta vincita.
In tutta Italia giovedì sera ci sono stati solo 4 vincitori con 5 numeri, anche tra loro qualcuno avrà gioito e qualcun altro no.
Un po' di rammarico sicuramente c'è, ma anche molta soddisfazione, come ha testimonia la titolare dell'albergo, Angela De March: «L'estrazione è stata fatta giovedì sera, lui è venuto stamattina (ieri, ndr) tutto contento. Mi ha fatto vedere la schedina, con il numero non uscito».
La ricevitoria a La Secca è abbonata alle vincite importanti: «Due volte 30.000 euro al Superenalotto, poi 100mila euro ad un Gratta e Vinci e altri vincite di 10mila euro. Agosto poi è un mese particolarmente fortunato», ha spiegato la titolare.
Insomma l'Albergo De March è uno di quei luoghi dove la gente si ferma a tentare la fortuna, come negli autogrill, dove sembra che la dea bendata passi più frequentemente, se non vogliamo proprio prendere in considerazione la statistica.
Il locale, tra quelli considerati storici nel Bellunese, conserva ancora la pagina che testimonia una vincita all'Enalotto di 16 milioni di lire avvenuta l'11 marzo del 1973. Anche quella volta, a vincere un somma che per l'epoca era davvero una piccola fortuna, era stato un cliente del posto.
Ezio Franceschini
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