Superiori, infiltrazioni in dieci scuole

Il maltempo ha portato problemi in un istituto su tre. Lise: «Non ci sono soldi per le manutenzioni, servirebbero milioni»
Di Valentina Voi
Belluno, 22 marzo 2006. Istituto commerciale CalviL'istituto magistrale Renier
Belluno, 22 marzo 2006. Istituto commerciale CalviL'istituto magistrale Renier

BELLUNO. In alcune le infiltrazioni d’acqua erano un problema noto. Ma per molte altre il colpo di grazia è arrivato con il maltempo delle scorse settimane che ha fatto emergere tutti i punti critici delle scuole superiori bellunesi. In una decina di edifici, sui circa 30 che ospitano scuole superiori in provincia di Belluno, ci sono delle infiltrazioni d’acqua. È quanto hanno scoperto i tecnici di palazzo Piloni, che è competente per l’edilizia scolastica di secondo grado, che nelle scorse settimane hanno ispezionato gli edifici dai quali erano giunte segnalazioni di perdite o infiltrazioni. Un problema che con le forti piogge delle ultime settimane è emerso in tutta la sua criticità.

«Purtroppo negli ultimi anni le manutenzioni sono state limitate» spiega Ezio Lise, consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica, «a causa delle risorse scarse. Ma le manutenzioni ordinarie sono importanti, soprattutto quando si parla dei tetti. I nostri tecnici hanno rilevato infiltrazioni, di diversa gravità, in parecchi stabili. Una decina le infiltrazioni nei vari istituti come per esempio il liceo a Feltre, il Renier a Belluno, il nuovo polo scolastico ad Agordo».

Dai lucernai che non tengono alle infiltrazioni di vecchia data, il quadro complessivo è preoccupante. «Su circa 30 fabbricati una decina hanno infiltrazioni» continua Lise, «il maltempo, che non ci ha dato tregua, ha evidenziato anche le piccole perdite. Sono stati gli stessi dirigenti scolastici a segnalarci i problemi, poi i tecnici della Provincia hanno verificato tutte le perdite e le infiltrazioni».

Una mappa preziosa in tempi di risorse scarse per decidere dove e come intervenire. Nei prossimi giorni bisognerà mettere a punto la lista di interventi da realizzare con i fondi del bilancio 2015.

«Le risorse in questo momento sono molto, e vorrei sottolineare molto, scarse» spiega il consigliere, «a livello nazionale si parla tanto di scuole ma per le superiori non c’è nulla». Anzi. È stato cancellato anche l’emendamento alla legge di stabilità che avrebbe consentito alle Province di escludere dal patto di stabilità gli investimenti relativi alla sicurezza delle scuole, come previsto già per i Comuni. Si punta a riproporlo in Senato.

«Intanto ci stanno aiutando le fondazioni» aggiunge Lise, «ma di fondo le risorse non ci sono. Ora stiamo facendo una stima degli interventi ma ci vorrebbero diversi milioni di euro. Basti pensare all’Agrario di Feltre, che andrebbe ristrutturato completamente».

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