Sversamento di rifiuti dalla fognatura di Mugnai
FELTRE. Carta igienica, pannolini e altri rifiuti sulla cui provenienza ci sono pochi dubbi. Quell’apertura sulla tubazione lungo la condotta fognaria a Mugnai dov’è in corso un intervento voluto dal Bim sta creando problemi con uno sversamento di liquami che suscita la protesta del consigliere comunale della Lega nord, Gilberto Signoretti, che chiede un rimedio in tempi ristretti e che si trovi il responsabile della mancata vigilanza sul cantiere. «Il materiale si riversa nel piccolo torrente», spiega Signoretti in una lunga nota corredata da un video che documenta la situazione nel giorno di Pasqua, «si accumula lungo il percorso che scorre a pochissimi metri dalle abitazioni a fianco della Culiada lasciando evidenti tracce con problemi di natura ambientale, igienico sanitario oltre che alla fauna ittica presente a valle di quel punto del torrente».
L’apertura è stata praticata sulla tubazione della condotta della fognatura principale che da Mugnai porta al depuratore: «Nessuno sembra essersi preoccupato di cosa avrebbe potuto comportare questo scarico a cielo aperto», spiega ancora Signoretti, «e nessuno può permettersi di affermare ora che non era possibile prevedere questa indecenza, o che non sarebbe possibile prevenirle con soluzioni tecniche correttive. La ditta incarica sta svolgendo il proprio lavoro con impegno ma manca una progettualità preventiva che doveva essere allestita prima di dare il via all’intervento».
Il consigliere comunale leghista sottolinea che quanto sta accadendo a Mugnai non è nemmeno una novità: «Già nel marzo del 2014 e poi un anno dopo, era stato segnalato che da un tombino a cielo aperto fuoriuscivano gli stessi “materiali” che oggi escono da quel foro praticato sulla tubazione. Da allora, a parte un sopralluogo, nulla è stato fatto e il tombino è nella stessa identica situazione di allora. Unica differenza è che in assenza di di piogge importanti non fuoriesce al momento alcun rifiuto. Non vorremmo, ma non lo permetteremo, che quella apertura praticata con estrema leggerezza segua lo stesso destino».
L’aspetto ambientale è in primo piano: «In quella zona sono presenti numerose sorgenti naturali, ci sono ruscelli e torrenti, ci sono campi coltivati e il tutto è molto vicino alle abitazioni, quindi è evidente la gravità sia dal punto di vista ambientale, ma anche sanitario. Sarà doveroso che l’amministrazione comunale provveda a fare ripristinare le minime condizioni ambientali, individuare le responsabilità, fare denuncia, chiedere i danni e fare provvedere alle riparazioni. In qualità di consigliere comunale ho messo in evidenza questo grave stato di cose. L’amministrazione comunale ha il dovere di vigilare su interventi di natura particolare e delicata che sono svolti sul suo territorio».(r.c.)
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