Tabaccaia mette in fuga lo scippatore
BELLUNO. Tenta di borseggiare la tabaccaia mentre chiude la saracinesca della rivendita: malvivente rimasto con la bocca asciutta sabato sera in via Vittorio Veneto perchè la donna, pur assalita dal terrore di quel che le stava succedendo, s’è messa a urlare e a scappare per attraversare la strada.
Il tentativo di scippo è avvenuto sabato intorno alle 20.45: dalle ricostruzioni di Alida De Moliner, la vittima dell’episodio, ad agire è stato un individuo con il volto coperto da un passamontagna e che probabilmente è fuggito a bordo di un auto sulla quale l’attendeva un complice. L’auto ha imboccato un pezzo di divieto di transito della strada che porta al Quartier Cadore per dileguarsi, dopo che la signora per sfuggire al suo assalitore s’è buttata in mezzo alla strada, urlante, richiamando così l’attenzione degli automobilisti.
«Mia madre è sotto choc e molto provata per quanto accaduto l’altra sera» spiega il figlio Enrico Sacchet, che sabato sera era andato via dal negozio alla solita ora di chiusura, verso le 19.30.
«Mamma di solito si ferma sempre un po’ di più: è lei che chiude e che poi si ferma a fare un po’ di pulizia e fa sempre un po’ più tardi. Quello che è accaduto è che mentre lei stava chiudendo la saracinesca un sconosciuto ha cercato di toglierle la borsetta dalle mani, cogliendola di sorpresa alle spalle. Questo individuo non ha detto una parola, non ha parlato: mia madre s’è resa conto solo che aveva un passamontagna che gli copriva il volto. Voleva strapparle la borsa di mano ma lei ha reagito d’istinto: s’è messa subito a urlare ed è fuggita verso la strada, in mezzo alle macchine che si sono fermate per chiederle quel che stava succedendo. Così s’è fermata un po’ di gente che aveva visto questa donna in fuga, quasi farsi investire in strada. E il bandito ha avuto modo di dileguarsi».
Nella borsetta non c’era l’incasso della serata del tabacchino: la donna comunque è riuscita con le sue grida di richiesta di aiuto ad evitare che il balordo le prendesse anche quella. Poi ha chiamato il figlio e chi l’ha soccorsa ha allertato i carabinieri che sono intervenuti e ora stanno indagando.
«Lei urlava e scappava verso la luce, verso il Mendoza dall’altra parte della strada: non si è manco girata, non sa neanche se quell’uomo col viso coperto avesse o meno un’arma, qualcosa in mano per minacciarla. Ha visto solo che era tutto vestito di nero. Poi mi ha chiamata e mi ha detto “Hanno tentato di rapinarmi” e così sono corso lì».
Di corsa anche le pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Belluno che ora stanno indagando: pare che l’uomo avesse un complice col quale è fuggito in auto, imboccando contromano il tratto di strada di fianco al bar, verso Quartier Cadore. Indagini serrate sulla base di qualche testimonianza. Ed è caccia ai banditi.
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