Tagliato il personale scolastico: è allarme
SANTO STEFANO. Per mandare avanti l’Istituto comprensivo di Santo Stefano e di Comelico Superiore e garantire quindi il corretto funzionamento delle lezioni servono un assistente amministrativo e quattro collaboratori scolastici.
A bussare all’Ufficio scolastico provinciale e veneto in cerca di personale è la presidente dell’Unione montana Comelico Sappada, nonché sindaco di Santo Stefano, Alessandra Buzzo.
«Il 12 giugno», scrive Buzzo in una lettera inviata alle due istituzioni scolastiche, «la dirigente del Comprensivo, Morena De Bernardo ha chiarito la situazione dell’organico del personale tecnico-amministrativo (in sigla Ata) all’ex Provveditorato, tramite una missiva. Purtroppo, con il distacco di Sappada, che si porta dietro 144 studenti, ci hanno tolto un assistente amministrativo e alcuni bidelli».
Una scelta che Buzzo non approva. E nemmeno la preside, che nella sua lettera evidenzia «il notevole carico di lavoro ricadente sul personale che resta, chiamato a garantire il rispetto delle scadenze dei molti adempimenti richiesti agli uffici per un loro corretto funzionamento; l’incolumità e la sicurezza degli alunni; l’assistenza ai ragazzi con handicap; il diritto allo studio. Malgrado Sappada sia andata via, gli adempimenti da fare non cambiano, sono sempre quelli».
Per la presidente dell’Unione montana «non è possibile che si parli sempre di tagliare alle scuole delle zone periferiche. Noi rientriamo nella strategia delle Aree interne, siamo area disagiata e quindi andiamo sostenuti. Capiamo che i numeri sono inequivocabili, ma bisogna fare qualcosa per frenare l’emorragia di popolazione».
L’Unione montana ha già iniziato a riflettere su come invertire questa tendenza. «Nel frattempo, ogni intervento che va nella direzione di tagliare, non può che minare ancora di più le fragili basi di questo territorio». —
P.D.A..
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