Taglio al fondo sociale: a rischio la tenuta dei bilanci comunali
BELLUNO. Sindaci e Usl sempre più preoccupati circa il destino del fondo indistinto. Se fino alla settimana scorsa il direttore dei servizi sociali Carlo Stecchini aveva avuto rassicurazione che i 18 milioni di euro necessari a finanziare i servizi essenziali di assistenza nel sociale senza alcun vincolo di destinazione, sarebbero stati recuperati, ora invece questa certezza non c’è più. E ciò sarebbe un vero “macigno” per le misere casse degli enti locali bellunesi.
La questione è stata discussa ieri nel corso della Conferenza dei sindaci dell’Usl 1 a palazzo Rosso ed è stata sollevata proprio dal presidente. Il sindaco Jacopo Massaro ha anche ricordato la sua intenzione di ottenere un coinvolgimento nel bilancio regionale preventivo 2014 del sociale «per evitare le criticità che abbiamo dovuto sostenere quest’anno».
Ma la preoccupazione contingente riguarda l’assestamento di bilancio veneto 2013, che sarà presto portato in consiglio regionale e che vede un intervento sul fondo indistinto: «Nel previsionale si parlava di 18 milioni di euro complessivi, mentre ora si dice che sarà svuotato di 15 milioni. Ma quei soldi sono già stati spesi dai Comuni; se le risorse non verranno più stanziate, i Comuni, già così provati, si ritroverebbero con un pesante debito fuori bilancio da colmare», ha fatto presente Massaro.
Si teme anche che la Regione possa rimpinguare il fondo, prelevando i soldi dalla sanità: «Stiamo vigilando», ha detto Stecchini «su una situazione che è molto pesante. Fino a giovedì scorso, avevamo avuto rassicurazioni che ora non ci sono più. Dei 15 milioni di euro che dovrebbero essere prelevati, 12 sono nel bilancio regionale, ma resterebbero i tre da colmare. Dobbiamo pertanto vigilare e fare pressione perché questo non avvenga».
Dei 18 milioni in questione, all’Usl 1 arriverebbero 915 mila euro: «Una cifra consistente che potrebbe ora ricadere sullle spalle dei Comuni. E non è giusto», precisa il direttore Stecchini.
Improntato alla fiducia l’intervento del dirigente dei servizi sociali Angelo Tanzarella: «Se la Regione ha dato la rassicurazione che avrebbe trovato i soldi, non abbiamo motivo di non crederle». Ma poi ha anche precisato che il fondo indistinto è andato diminuendo di anno in anno, passando dai 923 mila euro del 2012 ai 915 mila di quest’anno «per una leggera contrazione degli abitanti».
Tanzarella ha messo poi in allarme sui tempi necessari per portare a termine questa operazione: «La proposta della Regione va traguardata entro il 31 dicembre con risorse che possano essere utilizzate per il sociale. Se venissero prese dalla sanità, queste sarebbero vincolate e se arrivassero a fine anno entrerebbero nel bilancio dell’Usl come economie di spesa e quindi non utilizzabili. Quindi bisogna stare attenti alle modalità con cui verranno presi i soldi, se vogliamo poi poterli usare».
Ma nemmeno il fondo per la non autosufficienza, che ancora non è stato completamente distribuito tra le Usl, sarebbe una soluzione per coprire questo deficit, perché sarebbe vincolato. «E anche se questo fondo dovrebbe crescere quest’anno di 608 mila euro per la nostra Usl, potrebbe rappresentare una riserva per altre linee di intervento che non siano quelle del fondo indistinto», ha concluso Stecchini. Si attende quindi un segno da Venezia. (p.d.a.)
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