Taglio compensi agli infermieri: Cisl Fp contro l’Usl

BELLUNO. «Sono indignato dal comportamento scorretto tenuto dalla dirigenza dell’Usl 1 in merito al taglio del compenso per gli infermieri di supporto alla libera professione. A questo punto chiedo una convocazione urgente per discutere la questione». È a dir poco arrabbiato, Fabio Zuglian, segretario della Cisl Fp alla notizia che l’altro ieri il direttore amministrativo dell’azienda sanitaria Favretti e la responsabile del dipartimento risorse umane Bortot hanno incontrato i rappresentanti del sindacato Nursing up «dopo che noi come Cisl, che siamo il sindacato più rappresentativo nell’azienda, avevamo chiesto un incontro a metà luglio per discutere della vicenda».
Ad essere interessati da questo taglio dei compensi sono 67 infermieri che operano nell’Usl 1 e che assistono i medici nella loro attività di libera professione. A spiegare i conti è Mario De Boni, sempre della Cisl Fp: «L’azienda ha introitato dalla libera professione 2.8 milioni di euro, e di questi la somma per il comparto ammonta a 160 mila euro lordi. Ma se consideriamo gli oneri Irap pari al 30%, la somma da dividere tra i 67 lavoratori è pari a 121 mila euro, cifra su cui si devono pagare anche le tasse. Alla fine per i dipendenti del comparto era fissata una quota oraria di 33 euro lordi».
Questa era la normalità, ma poi «il 20 luglio l’azienda ha inviato una comunicazione agli interessati precisando che si vedeva costretta a diminuire l’importo perché il fondo non era sufficiente (era carente di 50 mila euro)», prosegue De Boni che aggiunge: «A questo punto, visto il comprensibile malumore dei lavoratori, abbiamo immediatamente, come Cisl, inviato una richiesta di incontro, che, però, è rimasta ad oggi senza risposta. E poi vediamo che l’altro ieri invece c’è stato l’incontro con il Nursing Up».
A Zuglian e De Boni questa “preferenza” non va per niente bene e protestano. «Su cose importanti di questo tipo non si può accordare udienza a chi viene a fare capolino negli uffici. A fronte del comportamento corretto che tiene la Cisl, abbiamo ottenuto questo atteggiamento che critichiamo. Sappiamo che la coperta è corta, ma i problemi vanno discussi e risolti insieme a tutti i sindacati e le rsu. Serve un tavolo tecnico per trovare una soluzione perché non si possono negare i compensi a chi ha lavorato».
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