Tangenziale, lavori dalla metà di agosto

Agordo. Il completamento del primo stralcio assegnato a una ati veronese: avrà 15 mese per terminare l’intervento

AGORDO. Il completamento del primo stralcio della tangenziale di Agordo è stato affidato in via provvisoria a un'associazione temporanea di imprese con a capo la veronese Brunelli srl.

L'iter per l'aggiudicazione del bando pubblicato l'estate scorsa da Veneto Strade sta per giungere alla conclusione. Dalla seduta del 20 maggio scorso, infatti, è uscito il nome dell'affidatario provvisorio dei lavori di realizzazione del collegamento a sud della variante di Agordo, dal ponte sul Rova alla rotatoria in costruzione a Ponte Alto. Lavori che ammontano a 4 milioni e 300 mila euro. «Dopo aver preso atto delle prime verifiche» spiega Sandro D'Agostini, dirigente responsabile di Veneto Strade «abbiamo assegnato i lavori in via provvisoria a un'associazione temporanea di imprese che ha come capogruppo la Brunelli srl che ha effettuato un ribasso d'asta dell'ordine del 20%. Si tratta di un'impresa nota che ha già lavorato in provincia su un lotto della pista ciclabile della lunga via delle Dolomiti che sale fino a Vodo».

Il passo successivo sarà l'aggiudicazione definitiva, dopo la verifica dei requisiti di ordine generale nei confronti dell'aggiudicatario e del concorrente che ha presentato la seconda miglior offerta.

«Speriamo di arrivarci per metà luglio» dice D'Agostini «e quindi di poter firmare il contratto. In questa maniera si può pensare di aprire il cantiere subito dopo Ferragosto. La durata dei lavori è di 15 mesi, però tenendo conto che ci saranno due inverni di mezzo, contiamo di completare il tutto per la primavera 2016».

Nel frattempo si è lavorato su opere collaterali e preparatorie ai futuri interventi, mentre è rimasto fermo il cantiere della rotonda di Ponte Alto a causa dei ritrovamenti archeologici relativi a un tracciato storico (vedi articolo a lato). La campagna di scavi dovrebbe terminare a breve, ma permangono dei punti interrogativi su quello che succederà dopo.

«L'archeologo» spiega la soprintendente ai beni archeologici del Veneto, Cinzia Rossignoli «produrrà tutte le informazioni di rito, che verranno poi inoltrate alle due soprintendenze (beni archeologici e beni architettonici e paesaggistici, ndr). Vorremmo che la cosa si chiarisse in tempi rapidi. Certo, ci sono varie possibilità che dovranno essere vagliate. Si può pensare a ricoprire il manufatto con tutte le accortezze del caso e alla sua valorizzazione attraverso conferenze o altro. Tuttavia la gestione di un bene di questo tipo non è facile. Le soprintendenze dovranno esprimersi, ma si può ipotizzare anche un adattamento del progetto della rotonda».

«Stiamo cercando di trovare un compromesso con le due soprintendenze» dice D'Agostini «per riuscire a portare avanti i lavori, rispettando al contempo quello che crediamo sia un ritrovamento importante per la storia e la cultura della comunità locale. Il progetto iniziale prevede di scavare ancora una quindicina di metri a monte dell'area attuale e quindi finiremo per interferire su un'area della strada scoperta. Vediamo».

Gianni Santomaso

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