Tangenziale pronta in due anni: il cantiere riaprirà a fine agosto

 Passaggio di consegne tra ditte per la realizzazione della rotonda e del secondo stralcio dell'importante opera 

AGORDO. Raggiunto l'accordo per il passaggio dei lavori di realizzazione della rotonda di Pragrande dal Consorzio Petra alla Brunelli, il cantiere della tangenziale di Agordo riaprirà ad agosto, ma per il taglio del nastro del secondo stralcio dell'opera occorrerà attendere l'estate 2017.

Doveva essere dopo Pasqua, ma i tempi si sono evidentemente dilatati. Solo una decina di giorni fa, infatti, Veneto Strade e il Consorzio Petra, la ditta che si era aggiudicata l'appalto del primo stralcio della variante di Agordo che comprendeva anche la rotatoria tra Pragrande e Ponte Alto, hanno rescisso consensualmente il contratto.

Un'operazione fondamentale per poter di fatto procedere con la seconda parte dei lavori appaltata al consorzio temporaneo d'impresa capeggiato dall'azienda veronese Brunelli. Il problema era legato al fatto che Petra non aveva completato la realizzazione della rotatoria e che, di conseguenza, era necessario il passaggio di consegne. La ditta Brunelli, dopo aver fatto dei sondaggi integrativi per aggiornare il progetto esecutivo, potrà a tutti gli effetti entrare in cantiere e iniziare i lavori. È facile tuttavia pensare che le operazioni riprenderanno dopo Ferragosto. «L’intervento – confermano da Veneto Strade – inizieranno a fine agosto e si protrarranno per due anni». Ciò significa che gli agordini, ma non solo, dovranno attendere fino all'estate 2017 prima di poter transitare sul secondo stralcio della tangenziale che collegherà la zona di Polane con la rotatoria di Pragrande. I lavori si concentreranno in primis sulla costruzione del viadotto; quando verrà posizionata la “spalla” di Pragrande allora si riprenderà in mano anche il discorso rotatoria. Una rotatoria che, tuttavia, soprattutto nei giorni di traffico intenso risulta più che mai urgente. Quando, infatti, le auto provenienti da Belluno devono svoltare per Rivamonte, il pericolo di incidente corre sempre sull'asfalto. Se si vuole girare al primo svincolo bisogna guardare nello specchio, ma di giorno non è sempre così agevole accertare l'arrivo delle auto sul lato opposto. Se invece si decide di svoltare alla seconda uscita bisogna guadagnare il centro della carreggiata sperando che le auto che arrivano da dietro non procedano a velocità sostenuta. Forse la scelta più sicura è quella di procedere oltre, girarsi e tornare indietro. Certo la rotonda risolverebbe il problema. Gli utenti continuano anche a ravvisare il problema, mai risolto infatti, all'altezza del ponte sul Rova. Chi arriva dal centro di Agordo deve “scontrarsi” da un lato con la ritrosia dei colleghi a usare le frecce, dall'altro con i new jersey in cemento che non facilitano la visuale sulla destra.

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