«Tanti disservizi senza presidi e segretari»
BELLUNO. Tre istituti comprensivi nel comune di Belluno e taglio delle scuole sotto dimensionate.
Si va delineando quello che potrebbe essere il piano di razionalizzazione degli istituti scolastici provinciali voluto dal Miur, un piano che però dovrà essere concordato coi sindaci e coi territori, altrimenti non se ne farà nulla.
A precisare le idee sul tavolo è il dirigente reggente dell’ufficio scolastico territoriale di Belluno. Giorgio Corà lancia anche l’allarme sull’attuale situazione di alcune scuole bellunesi, prive di un dirigente scolastico e del dirigente generale (Dsga).
«Il problema lo intercettiamo negli istituti sottodimensionati, che da quest’anno non possono avere nessuna di queste due figure. Questo è sinonimo di notevoli disservizi. Un esempio? Se dovessero essere prese decisioni economiche importanti, si rischiano tempi lunghi, visto che il dirigente amministrativo a scavalco, diviso tra almeno due sedi, deve raccordarsi con un preside anche lui nelle stesse condizioni. Molte cose, infatti, non si possono risolvere con la sola buona volontà».
Per questi istituti il dirigente Corà prevede due soluzioni: l’accorpamento di più plessi per raggiungere i 400 alunni necessari per una scuola normodimensionata o l’aumento degli studenti. Attualmente le sedi sottodimensionate sono quelle di Lamon, Sospirolo, Forno di Zoldo, Comelico Superiore, le medie Rocca di Feltre e di Sedico, e l’alberghiero di Longarone. «Per quest’ultimo si può ancora sperare che il prossimo anno gli studenti aumentino, visto che a oggi sono 360, mentre per le altre realtà, dove gli alunni sono poco più di 200, il futuro è l’accorpamento».
Situazione più chiara, invece, per il comune di Belluno, dove potrebbero essere costituiti tre istituti comprensivi, pari ai tre circoli didattici; in questi rientrerebbero anche le scuole medie Nievo e Ricci e la sede staccata della Nievo di Cavarzano. Ma c’è di più: «Potremmo anche trasformare il Ctp in Cia (Centri di istruzione per adulti) territoriali, con una loro autonomia e un loro dirigente scolastico diverso da quello della scuola dove il centro è ospitato. E quello di Belluno potrebbe fare da coordinatore dei Cia di Agordo e del Cadore». (p.d.a.)
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