«Tantissimi arrivano per le corse ma anche per gli “ski safari”»

BELLUNO. «I dati della Regione Veneto sui flussi turistici del 2016 confermano i sentori di noi albergatori, anche se ci sono dei numeri che mi incuriosiscono non poco». È contento il presidente di...

BELLUNO. «I dati della Regione Veneto sui flussi turistici del 2016 confermano i sentori di noi albergatori, anche se ci sono dei numeri che mi incuriosiscono non poco».

È contento il presidente di Federalberghi, Walter De Cassan nel leggere le cifre pubblicate dalla Regione sul turismo. E di fronte a dati confortanti che parlano di una ripresa del settore, mette in luce come negli ultimi anni siano nate delle “mode” legate alla montagna che stanno prendendo sempre più piede e che catalizzano centinaia di persone. Canali che le Dolomiti bellunesi e i suoi operatori cercheranno sempre di più di utilizzare per convogliare il maggior numero di turisti.

Due esempi per tutti sono lo ski safari e le corse in montagna. Per De Cassan questi due fenomeni stanno diventando sempre più diffusi. «Il dato che balza agli occhi tra tutti i numeri che sono stati presentati», precisa il presidente di Federalberghi Belluno, «è quello relativo alla maggiore permanenza dei turisti inglesi rispetto a quelli tedeschi. A mio parere questo dipende dal fatto che i primi vengono in aereo e quindi devono rimanere in un posto per almeno una settimana, i secondi invece vengono in auto e quindi sono più liberi di muoversi nel territorio. Il che significa che sempre di più il turista preferisce stare meno giorni in una località per poter visitare più luoghi nel tempo a sua disposizione».

Ma a proposito di inglesi, De Cassan sottolinea che da qualche anno i turisti «anglosassoni cioè inglesi, americani, australiani ma anche canadesi hanno avviato una pratica particolare definita ski safari. Praticamente si tratta di passare una settimana tra le Dolomiti muovendosi solo sugli sci o con un pulmino e visitare tutti i rifugi. Si tratta di gruppi spesso molto numerosi composti di 10-20 persone che si muovono da gennaio a marzo per fare questa esperienza in piena natura».

Come in piena natura è anche l’altra esperienza che sta andando alla grande nel Bellunese, ma non solo: vale a dire quello delle corse in montagna. «La gente si muove anche solo per fare delle gare, delle corse in particolar modo. Basti pensare al successo che l’anno scorso ha avuto la Delicious trail, la corsa di 34 chilometri tra Lagazuoi e Pocol», dice De Cassan. «Abbiamo registrato nella prima edizione circa 500 iscritti, e ora che stiamo già organizzando la seconda edizione ci troviamo con già 700 partecipanti. La manifestazione sportiva è stata pensata a fine settembre a chiusura della stagione estiva. Ma visto il successo del 2016, abbiamo deciso di ampliare l’offerta quest’anno allargando l’evento al week end: i turisti quindi arriveranno non soltanto per la corsa in sé, ma anche per tutti gli eventi collaterali organizzati per i giorni precedenti. Così incrementiamo il turismo». (p.d.a.)

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