Tares ad Alleghe sarà una batosta per alberghi e bar

Il consiglio comunale approva il regolamento e le tariffe Pezzè: «Penalizzata la parte alta della vallata»
Di Gianni Santomaso

ALLEGHE. Più 26% per gli alberghi con ristorante, più 37% per bar, caffè e pasticcerie, mentre i nuclei familiari fino a tre persone pagheranno meno. Sono i numeri dati dal sindaco di Alleghe, Gloria Pianezze, nel corso del consiglio comunale di mercoledì sera che ha approvato (contrari Giuseppe Pezzè e Giovanni Paolo De Bernardin della minoranza e Marco De Toni della maggioranza) il regolamento e le tariffe della Tares, unici per tutto l'Agordino.

Numeri secondo i quali anche per le attività produttive di Alleghe è in arrivo una batosta. «Dal calcolo fatto», ha spiegato il sindaco Pianezze, «gli alberghi con ristorante vedranno un aumento rispetto al 2012 del 26%, i bar, i caffè e le pasticcerie del 37%, si registrerà invece un calo per i negozi di abbigliamento». A beneficiarne saranno invece le utenze domestiche con un nucleo familiare fino a 3 persone. «Con un appartamento di 100 metri quadri», ha esemplificato il sindaco, «un nucleo formato da una o due persone risparmierà 30 euro, 5-6 euro per un nucleo da tre».

«È un regolamento che penalizza la parte alta della vallata», ha detto il capogruppo di opposizione Giuseppe Pezzè, «quella in cui negli anni le persone hanno fatto grossi investimenti nel settore turistico che da altre parti non sono stati fatti. Altrove hanno vissuto di luce riflessa». «La Tares», ha aggiunto De Bernardin, «ci metterà in ginocchio». Il sindaco si è detto consapevole del duro colpo che riceveranno le attività produttive, ma ha spiegato che, a livello di comunità montana si è fatto tutto il possibile per trovare il miglior compromesso. «Il costo del servizio di raccolta dei rifiuti è di 3.421.000 euro. Da lì non si scappa. Se abbassi da una parte, alzi dall'altra. Il principio della tassa è che si deve pagare in base alla produzione dei rifiuti. Nel nostro comune le utenze non domestiche producono il 68% dei rifiuti, mentre a livello di vallata siamo al 60%».

«Se non tolgono il patto di stabilità per noi è finita». A dirlo, durante la discussione sul bilancio di previsione, non è stato il sindaco o il capogruppo di opposizione, ma il ragioniere del Comune, Dario Franceschini. Numeri alla mano ha fatto capire che se le cose rimarranno uguali anche per il 2014 il bilancio non si potrà fare. «Lo dico chiaro e tondo», è intervenuto, «se lasciano il patto di stabilità anche nei prossimi due anni per noi è finita. Il nostro bilancio è ormai diventato così piccolo che non riusciremo a sopportarlo». Dai dati messi in luce dal sindaco Gloria Pianezze emerge come lo Stato centrale stia ormai strozzando i piccoli enti locali. «Quest'anno è cambiata la gestione Imu», ha detto il sindaco, «tutta l'Imu resta ai comuni ad eccezione di quella derivante dai fabbricati D. Incasseremo 360 mila euro, però dovremo restituirne 187 mila per il fondo di solidarietà nei confronti di quei comuni che non riusciranno a raccogliere la tassa. A ciò si devono sottrarre altri 140 mila euro che rappresentano il nuovo taglio ai trasferimenti statali». In questo contesto le uniche fonti di entrata certe per il Comune vengono dalle tre centraline idroelettriche. In calo invece i proventi derivanti dallo stadio del ghiaccio, costanti quelli relativi al palazzetto dello sport di Caprile e alle varie sale comunali. Nonostante questo l'amministrazione comunale ha deciso di confermare l'azzeramento della quota per lo scuolabus delle famiglie e la riduzione di quella della mensa per la scuola materna.

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