Targa e cioccolatini per l’autista del bus «È stato bravissimo»
BELLUNO. «Mi trovavo in seconda corsia in autostrada per sorpassare una fila di camion, quando uno di questi è uscito in sorpasso. Non potendo spostarmi, per evitare lo scontro ho cercato di portare il pullman al centro della terza corsia. È stato un attimo. È la prima volta che mi capita una cosa del genere in oltre 17 anni di lavoro. Ma oggi sono venuto qui per salutare i ragazzi che con me sono stati protagonisti di questa vicenda. È bello rivederli. Mi scuso ancora per quanto accaduto, ma ho cercato di fare del mio meglio».
Sono parole semplici e piene di emozione quelle che, ieri mattina, l’autista di Dolomitibus Enzo De Toffol ha pronunciato davanti agli studenti della 3ªA e 3ªB del Liceo classico Tiziano di Belluno, che una settimana fa, a bordo di un pullman della società di trasporto bellunese, ha subito un incidente sull’A4, all’altezza di Vicenza, mentre andavano a Verona.
«Un impatto fortissimo», ricordano gli stessi studenti, che ancora oggi dicono di essere stati miracolati e ringraziano l’autista per aver saputo evitare il peggio. Ieri mattina, nell’aula magna dell’istituto, davanti al dirigente Carmelo Correnti, ad Anna Maria Rigano, una delle docenti rimaste ferite, al direttore della società Pietro Da Rolt e alla responsabile della comunicazione e formazione Maria Rosaria Frate, De Toffol ha voluto rivedere i ragazzi (c’era anche Silvia De Dea con il collare sanitario). E gli alunni gli hanno voluto consegnare una targa d’argento e una confezione di cioccolatini per ringraziarlo. Regali che hanno imbarazzato ancora di più De Toffol.
Per gli studenti quella è ormai un’esperienza archiviata, anche se, confessano, «abbiamo avuto tanta paura». «All’inizio», proseguono gli studenti, «non abbiamo capito cosa stesse succedendo: abbiamo sentito un botto forte e pensavamo che l’incidente fosse più grave di quanto poi si sia rivelato. Visto che tutti stavano bene, allora abbiamo cercato di sdrammatizzare. Ringraziamo l’autista che ha permesso di limitare i danni. Ci ha fatto piacere rivederlo».
«Mi sento davvero una miracolata», commenta anche la docente Rigano. «Ho visto il camion venirci addosso, ho pensato che ormai tutto fosse finito, poi per fortuna è andata bene, anche se ho rimediato alcune contusioni al ginocchio e un colpo di frusta. Il mio grazie va all’autista, che è stato carinissimo, molto premuroso e molto abile». Contento anche il preside: «È splendido poter vedere tutti i nostri ragazzi e poter guardare, al tempo stesso, a ciò che è accaduto e al futuro».
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