Targhe straniere la Farnesina blocca la deroga per i gelatieri
VAL DI ZOLDO
Il problema delle targhe straniere non sembra essere risolvibile a breve termine. E nel frattempo sono già iniziati i sequestri delle auto tra i gelatieri rientrati per la sosta stagionale.
Ieri il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, ha incontrato il ministro dei rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà proprio per cercare una soluzione. Entrambi erano accompagnati dai funzionari che stanno seguendo la vicenda, ma le notizie non sono buone.
«Il ministro ci ha spiegato di aver presentato un emendamento che però ha ricevuto il parere negativo del ministero degli Esteri e quindi quell’emendamento è bloccato». De Pellegrin ha portato a Roma una proposta di testo di circolare che consentirebbe la deroga ai cittadini residenti in Italia con attività lavorativa all’estero a carattere stagionale, ribaltando cioè una deroga approvata a giugno per i cittadini stranieri stagionali in Italia. Il testo prevede anche l’elenco dei documenti che gli interessati devono tenere a bordo dell’auto per i controlli di polizia.
Anche quella proposta di circolare, tuttavia, non ha grandi speranze, perché il ministero degli Esteri teme che una deroga apra le porte a una deregulation rendendo inefficace la norma come era già successo in passato, rispetto alle categorie che si vogliono colpire davvero.
«È più facile che la soluzione arrivi dalla procedura di infrazione, perché la norma viola il principio europeo della libera circolazione di merci e lavoratori», dice ancora De Pellegrin. «La procedura di infrazione è certa, secondo il ministro D’Incà: l’Europa infatti ha già notificato al governo italiano l’apertura dell’iter, ma i tempi sono sempre molto lunghi».
In sostanza sarà un altro inverno di disagi e difficoltà per i gelatieri bellunesi che non possono circolare in Italia con l’auto immatricolata all’estero. «Sia noi che il ministro continueremo a lavorare su questo argomento, ma si fa fatica a trovare un modo per escludere dal divieto alcune figure professionali come speravamo». —
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