Tariffa dell’acqua confermato l’aumento del 4,1%
BELLUNO. Nuovo aumento dell'acqua in vista. Quanto anticipato qualche mese fa, è stato confermato: nel 2015 la tariffa salirà del 4,1 per cento. Il consiglio di bacino aveva deliberato l'aumento, dovuto in parte all'inflazione, in parte alla necessità di coprire i costi dei lavori effettuati negli anni e che vanno in ammortamento, il 18 luglio. L'Authority si è espressa in ottobre, approvando la nuova tariffa. Che porterà nelle casse di Bim Gsp un milione di euro in più, soldi che saranno usati per gli investimenti (cioè opere).
Ieri i soci si sono riuniti a Villa Patt per approvare il pre consuntivo 2014 e il piano industriale 2015-2017. Passati entrambi con le astensioni dei sindaci (o loro delegati) di Feltre, Agordo, Limana, Trichiana, La Valle Agordina, San Pietro e Santo Stefano di Cadore. Agordo ha motivato la sua decisione, spiegando che preoccupa la situazione dei crediti che ancora vantano i Comuni («il piano di rimborso è rispettato», ha spiegato l'amministratore unico Giuseppe Vignato) e chiedendo un elenco dei contenziosi legali in essere.
L'assessore di Feltre Valter Bonan, invece, ha prima riconosciuto il lavoro svolto da Vignato (perché «c'è un salto di qualità nell'efficienza gestionale», «arrivano bilanci leggibili e nei tempi corretti», «sono stati ridotti i costi di gestione di oltre un milione solo per aver fatto appalti in modo adeguato, trasparente e competitivo» - se lo si fosse fatto prima... ha lasciato intendere Bonan), poi però ha spiegato di non poter votare il pre consuntivo e il piano industriale perché ci sono alcuni ricorsi pendenti: il primo sull'impostazione della tariffa (non si tiene conto dell'esito referendario), il secondo sulla retroattività della richiesta agli utenti di pagare l'adeguamento tariffario.
All'insegna del risparmio. Nel 2014 i costi gestionali sono scesi rispetto al 2012 di 1,8 milioni di euro, con una proiezione di 2 milioni nel 2015 (-7% medio). Merito di una più efficiente organizzazione dei lavori di cantiere, con utilizzo delle squadre interne rispetto al ricorso ad appalti esterni, ma anche della riduzione dei costi dell’energia elettrica (-11% grazie agli efficientamenti apportati a molti impianti). Ridotti anche gli oneri finanziari, grazie al minor indebitamento con le banche. Vignato ieri ha annunciato la volontà di ridurre ulteriormente i costi, rimettendo a gara i servizi. Nel 2015 aumenteranno un po' i costi per il personale, perché va applicato il contratto collettivo nazionale. Per quanti riguarda il debito, è sceso a 60 milioni, si punta a portarlo sotto i 40 entro la fine del 2017.
Bim infrastrutture. Il lungo pomeriggio dei sindaci a Villa Patt ha portato anche all'approvazione del bilancio previsionale e del piano industriale 2015-2017. Sei gli astenuti (Mel, Trichiana, Limana, Sedico, Pedavena e Santo Stefano di cadore), contrario il Comune di Feltre, perché «è stata messa eccessiva enfasi sugli investimenti nel settore idroelettrico», ha spiegato l'assessore Valter Bonan, «senza fare alcun riferimento specifico alla situazione della nostra provincia. Ci sono interi corsi d'acqua desertificati, diecimila persone che, attraverso una raccolta firme, hanno chiesto una moratoria sulle nuove derivazioni, invece si continua a puntare su questi interventi».
Bonan ha ricordato anche i ricorsi pendenti in Europa contro le nuove concessioni. Secca la risposta di Bruno Zanolla, amministratore di Infrastrutture: «Pur rispettando la posizione di Feltre, ricordo che Bim Infrastrutture opera su mandato dei soci (i Comuni, ndr), realizzando interventi richiesti da loro e riversando risorse sul territorio».
Alessia Forzin
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