Tariffa rifiuti più bassa d’Italia

A Belluno una famiglia standard paga 149 euro all’anno, la metà rispetto alle fatture medie nel Paese
Belluno, 13 Novembre 2010. Dimostrazione in piazza dei Martiri del nuovo metodo di raccolta differenziata tramite le nuove campane e il nuovo camion per la raccolta
Belluno, 13 Novembre 2010. Dimostrazione in piazza dei Martiri del nuovo metodo di raccolta differenziata tramite le nuove campane e il nuovo camion per la raccolta
BELLUNO. Ai vertici italiani per la percentuale di raccolta differenziata e per la bassa produzione di rifiuto indifferenziato, Belluno è anche il capoluogo di provincia in cui la tariffa dei rifiuti è più bassa. Lo era anche lo scorso anno. Belluno si conferma dunque realtà virtuosa: se in Italia, in media, una famiglia di tre persone che vive in un appartamento di 100 metri quadrati spende 300 euro all’anno per lo smaltimento dei rifiuti (nel 2016 ne aveva spesi 297), a Belluno se ne pagano appena 149. Meno della metà. La città dove si paga di più è Cagliari: 549 euro all’anno.


Belluno è sempre stata ai vertici di questa classifica. Terza nel 2015 (in base ad un’indagine del laboratorio Ref Ricerche), quando la famiglia standard pagava 171 euro all’anno, ha scalato due posizioni finendo prima già lo scorso anno. Quest’anno conferma il risultato e anche la tariffa, come rivela l’annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva.


Le dieci città con la tassa sui rifiuti più cara, con una spesa annua che supera i 400 euro, sono tutte al sud, tranne Pisa. Dopo Cagliari (549 euro all’anno) vengono Trani (496), Ragusa (492), Siracusa (486), Salerno (468), Reggio Calabria (459), Benevento (453), Napoli (448), Pisa (447) e Agrigento (432). La Campania è la regione più cara (418 euro annui), il Trentino Alto Adige la più economica (197 euro).


«Non siamo contenti solo per la tariffa, ma per il fatto che alla tariffa più bassa d’Italia corrisponda una delle migliori raccolte differenziate e una delle minori produzioni di rifiuto secco pro capite», commenta il sindaco Massaro. «Quest’anno avremo un incremento di costi importante dovuto al rinnovo dei contratti degli statali e alla necessità di cambiare tutte le campane. Ci sarà un lieve ritocco della tariffa. Dovrebbe comunque rimanere la più bassa d’Italia».


Alessia Forzin


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