Tassa di soggiorno nel Feltrino, si parte a Pasqua

L’Unione montana ha organizzato due giornate di formazione per gli operatori dell’ospitalità di tutto il comprensorio

FELTRE . Il Feltrino si prepara all’entrata in vigore dell’imposta di soggiorno, tra lo scetticismo manifestato dall’Associazione albergatori nel contatto preliminare con l’Unione montana feltrina che coordina l’operazione e la fiducia dei Comuni che hanno approvato il regolamento condiviso.

La tassa verrà introdotta in tutti da Pasqua (primo aprile) in tutti i Comuni, tranne Arsiè (dove partirà il primo maggio) e Santa Giustina (primo giugno). Sono circa 260 le strutture coinvolte. L’associazione di categoria non si è detta particolarmente favorevole all’introduzione del tributo a carico di coloro che alloggeranno nelle strutture ricettive del territorio, ma ha apprezzato l’apertura alla trasparenza dell’Umf, che ha messo in calendario due giornate formative per fornire agli operatori del settore tutte le informazioni necessarie. La rappresentanza feltrina dell’Associazione albergatori aspetta questo momento di confronto prima di esprimersi su una tematica controversa.

Per chi gestisce un’attività (comprese le locazioni turistiche e gli agriturismi che offrono ospitalità) ad Alano, Arsiè, Feltre, Pedavena e Quero-Vas, la riunione nella sede dell’Unione montana è fissata per venerdì.

Per i titolari delle strutture ricettive a Cesiomaggiore, Fonzaso, Lamon, San Gregorio, Santa Giustina, Seren e Sovramonte, l’invito è per martedì 20. Per ciascuna giornata si terranno due incontri, uno alle 15 e uno alle 18, per consentire a ciascun operatore di scegliere l’orario più comodo.

Come assessore al turismo dell’Umf, Dario Scopel (sindaco di Seren) si dice ottimista: «Credo la strada sia giusta», esordisce. «Ho cercato da subito di fare squadra a livello feltrino per intraprendere un’azione comune sul tema, seguendo i già buoni esempi di sinergia impostati per i fondi di area vasta che vedono messi sul piatto 12 milioni di euro per sviluppare una dorsale ciclabile e collegare attraverso la Val Belluna i percorsi che salgono verso il Cadore e la Valsugana».

«L’imposta di soggiorno», prosegue Scopel, «è un altro mattoncino con il quale si vuole iniziare ad avere risorse da destinare sempre alla promozione del turismo. È necessario vederla come un’opportunità e una sfida per il territorio. Sono felice che tutti i Comuni abbiamo accettato questo percorso comune».

«Abbiamo subito innescato anche rapporti con il consorzio Dolomiti Prealpi al fine di rafforzare la pubblicità del territorio e iniziato a gettare le basi per una collaborazione con il Trentino, in particolare con il Primiero e San Martino che conta 1 milione di presenze». Raffaele Scottini

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