Tassa di soggiorno, via libera definitivo a Cortina
Il consiglio comunale lunedì voterà la delibera: per ora gli importi saranno quelli fissati a fine 2015 dalla giunta Franceschi
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CORTINA. Dal primo dicembre a Cortina sarà applicata la tassa di soggiorno. Nel consiglio comunale di lunedì 31 luglio verrà approvata la delibera che ne prevede l’istituzione. La nuova Amministrazione, guidata dal sindaco Gianpietro Ghedina, nel programma elettorale aveva già anticipato di voler costituire una commissione turistica in cui saranno chiamati a sedere le componenti economiche del paese con l’obiettivo di definire una strategia di promozione unitaria e condivisa nonché indicare azioni e progetti compresa l’adozione dell’imposta di soggiorno.
Il decreto legge 50, approvato a fine giugno, consente di reintrodurre la tassa di soggiorno.
«Abbiamo atteso i decreti legislativi», spiega il sindaco Ghedina, «e abbiamo poi deciso di introdurre la tassa, cosa che avevamo preannunciato già nel programma di mandato. In accordo con il gruppo di minoranza e l’associazione albergatori, l’imposta verrà introitata dal primo dicembre per consentire alle aziende di organizzarsi. Nei prossimi mesi istituiremo la commissione che valuterà eventuali modifiche. In consiglio voteremo infatti lo stesso regolamento e le stesse tariffe che furono approvate nel 2015».
La scelta di applicare a Cortina la tassa di soggiorno fu infatti presa in consiglio comunale il 27 novembre 2015 dal solo gruppo di maggioranza. All’epoca Ghedina, che era in minoranza, votò contro; e gli stessi albergatori ampezzani erano contrari.
Il disappunto non era per l’istruzione della tassa in sé, che ormai viene introitata in quasi tutti i Comuni turistici, ma per le tempistiche. Gli operatori avevano poi intuito che la legge si stabilità che il Governo stava varando non permetteva l’introito della tassa. Ai primi di dicembre la giunta scelse ugualmente le aliquote. I turisti, dal primo gennaio 2016, pagarono 1 euro al giorno in strutture extra alberghiere, 1.50 euro per gli hotel a una e due stelle, 2 euro per i 3 stelle, 2. 50 per i 4 stelle e 3 euro per i 5 stelle. Il tutto sino a 5 giorni di permanenza; dal 6 giorno non si versava la tassa. Queste tariffe saranno confermate ed introitate dal 1 dicembre prossimo. Resteranno esenti, come da regolamento, i minori di 12 anni, gli appartenenti alle forze dell’ordine o lavoratori dipendenti che dovessero pernottare per motivi di servizio e i volontari di Protezione Civile che fossero chiamati in caso di calamità.
La tassa di soggiorno a Cortina era stata istituita per implementare il budget per la promozione turistica e per cofinanziare i Mondiali. Lo stop arrivò da Roma il 22 marzo 2016, quando il Dipartimento delle Finanze spiegò che la legge finanziaria, varata dal governo Renzi, vietava agli enti locali l’istituzione di nuovi tributi dal 1° gennaio 2016. L’ex sindaco Andrea Franceschi decise quindi di stoppare l’introito della tassa dal primo aprile e di accantonare i soldi nella speranza che dal governo ci fossero dei cambiamenti di rotta, dato che i Comuni che applicano l’imposta di soggiorno da prima del 2016 potevano continuare ad introitarla. Gli operatori turistici versarono i soldi introitati al Comune, un totale di 356. 677 euro. In seguito arrivarono le domande di rimborso e gli uffici restituirono ai turisti i soldi versati.
«La nostra previsione per dicembre 2017 è di incassare 130 mila euro», chiosa Ghedina, «e poi, dal 2018, circa un milione e 400 mila euro l’anno. Con l’associazione albergatori in questi mesi valuteremo di investire i proventi in attività specifiche, non solo legate alla promozione, ma anche ad opere da destinare a servizi turistici; e valuteremo se regolamento e tariffe dovranno essere modificati».
Alessandra Segafreddo
Argomenti:tassa soggiorno
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