Tassi d’interesse da usura condannate le finanziarie
BELLUNO. Tassi da usura: le finanziarie sotto accusa. Due sono già state condannate a pagare i clienti alla fine di altrettante cause civili, ma potrebbero essere soltanto le prime della lista. L’Associazione europea consumatori indipendenti di Feltre e l’avvocato feltrino Davide Fent hanno un lungo elenco da spulciare. Gente che aveva bisogno di un prestito e l’ha anche ottenuto, ma a condizioni illegali o rimettendoci dei soldi: «Queste sentenze aprono una sorta di diga, nel campo del credito al consumo», spiega Fent, «credo siano soltanto i primi successi da parte dei consumatori; e a questi sono convinto che ne seguiranno diversi altri. Questo non vuol dire che tutte si comportino male, ma siamo pronti a contrastare quelle che non rispettano la legge».
Una 59enne di Longarone ha portato davanti al giudice di pace civile Fabrizio Schioppa la Carifin Spa. Nel 2002, doveva fare una certa spesa e si era rivolta con fiducia a questa finanziaria, che le ha proposto il classico quinto dello stipendio. L’operazione prevedeva un importo lordo di 13.320 euro, comprensivo di capitale e interessi. Le rate mensili da pagare erano 120, ma solo duemila euro erano per commissioni, spese d’istruttoria, addirittura una polizza vita. A distanza di sette anni, una disponibilità economica inaspettata le permette di estinguere il suo debito, ma questa fortuna diventerà un problema. Avrà la sensazione che i conti siano sbagliati e chiederà all’associazione feltrina di fare una verifica. Nel dicembre di due anni fa, è partita la causa civile, che si è conclusa il 10 agosto, ma il deposito della sentenza è di lunedì scorso. La donna si è vista restituire 1.474, 41 e Carifin ha dovuto anche pagare le spese.
Il secondo caso è quello di un 57enne feltrino, che ha avuto una disavventura con la Banca 24/7 Spa. Nel 2007, ha bisogno di 18 mila euro e si rivolge a questa agenzia, che gli accorda il finanziamento, con la solita formula del quinto dello stipendio. Per rientrare dal debito, ci vogliono 72 rate mensili da 250 euro ciascuna. Quando Banca 24 /7 confluisce in Unibanca le condizioni cambiano inesorabilmente e diventano più pesanti. Il feltrino comincia a pensare che il tasso d’interesse che gli viene praticato sia da usura. Dopo aver sentito alcuni pareri, alla fine del 2015 promuoverà una causa civile e lo stesso giudice di pace gli darà ragione, costringendo la finanziaria a versargli 1.200 euro, con una sentenza che è stata a sua volta depositata lunedì scorso.
In più, ci sono le spese: «Questa associazione sta lavorando molto bene», sottolinea Fent, «ed è il caso di prenderla seriamente in considerazione, in caso di problemi di questo genere».
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