Taulà dei Boss, parte il progetto dell’ospitalità diffusa
CIBIANA. Pochi lo sanno. Pochi, per la verità, in Italia, ma tanti in Germania. Reinhold Messner, uno tra i più grandi alpinisti viventi, ha un "campo base". Lo ha a Cibiana di Cadore, al Taulà dei boss, e qui bivaccano alcuni dei più blasonati nomi dell'alpinismo mondiale, da John Ball a Paul Grohmann, da Paul Preuss a Emilio Comici, da Abram a Bonatti, Lacedelli, Lothar Brandler e Dietrich Hasse. E ancora: Alexander Huber, Enzo Cozzolino, Hanspeter Eisendle, Hermann Buhl.
Troneggiano, questi re del sesto e settimo grado, nel museo che Messner ha avviato, dall'inizio di giugno, nel caratteristico borgo di Masariè, fino ad oggi conosciuto soprattutto per i murales. I tedeschi arrivano appositamente dalla Germania per visitarli, salutarli e poi salire fino ai 2180 metri del monte Rite, dove poter ammirare il museo fra le nuvole.
Gli italiani, invece, non si fanno ancora vedere. Neppure i bellunesi. L'impressione è che non sappiano nemmeno dell'esistenza di questo tesoro. Il sito di Messner "MMM" ne scrive, e lo farà con evidenza ancora maggiore nei prossimi giorni, ma l'offerta turistica di Cibiana e delle Dolomiti sembra ignorare questa opportunità. Davvero un peccato.
E peccato anche che non riceva tutte le visite che meriterebbe la Biennale che sta occupando l'ex casermetta lungo la strada del Rite, con opere molto interessanti, e di respiro internazionale.
Il maltempo delle prime settimane di giugno sembra aver frenato le partenze, tanto che le navette hanno trasportato in alto non più di 10 visitatori al giorno. Crisi, dunque. Ed ecco che il comune e l'associazionismo di Cibiana correrà ai ripari.
Fra una settimana scatterà, ad esempio, la nuova offerta della "ospitalità diffusa"e per questa stanno fioccando le prenotazioni.
È tutta da sperimentare l'atmosfera del campo base: «Tutti quei grandi alpinisti scalatori sembra stiano preparando le loro imprese per il giorno dopo - testimoniavano proprio ieri due escursionisti tedeschi - e la sacralità dell'ambiente offre emozioni ed aspettative tali che il visitatore ha la sensazione di poter partecipare anche lui a queste arrampicate».
In questo sito si arriva dopo una immersione, tra le antiche case, nei famosi murales di Cibiana, il paese che dipinge la sua storia. E al Campo base, la storia è quella dell'alpinismo dolomitico. All'interno dell'edificio vi sono altre opportunità da non perdere: un ristorante con una spettacolare vista sulle Dolomiti, dove apprezzare la cucina montanara e quella internazionale, un negozio di prodotti artigianali locali, un ufficio per le prenotazioni di camere della "ospitalità diffusa", la nuova offerta di Cibiana. In poche decine di minuti a piedi è possibile raggiungere anche il rinnovato museo dei ferro e delle chiavi, che rappresentano da lunghissimo tempo l'economia di questo paese che, nonostante le difficoltà, sta sfidando positivamente la crisi.
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