Tavola rotonda costata 14 mila euro: polemiche ad Auronzo

Francesco Zandegiacomo De Zorzi, titolare di un hotel, portavoce della protesta: «Si continuano a gettare via soldi per eventi dal riscontro di pubblico pari a zero»



Dopo il concerto del 5 gennaio al Kursaal, anche la tavola rotonda sul clima tenutasi sabato a Misurina ha fatto storcere il naso agli auronzani.


LA POLEMICA

Al centro dell’attenzione, così com’era già accaduto nei giorni scorsi per l’altro evento, è finita la cifra (14mila euro, stando a ciò che viene riportato sulla delibera di giunta di riferimento) stanziata dal Comune di Auronzo per la realizzazione di una tavola rotonda concentrata attorno al tema scottante dei cambiamenti climatici. Un’iniziativa promossa dall’Amministrazione Pais Becher che ha rinfocolato il clima di malumore che da tempo serpeggia in paese, soprattutto tra commercianti ed operatori turistici. È così che ad alzare la voce questa volta è stato il giovane Francesco Zandegiacomo De Zorzi, imprenditore proprietario di un hotel, molto conosciuto in paese grazie ai video realizzati con il suo “inseparabile” drone. All’indomani della tavola rotonda di Misurina, Zandegiacomo De Zorzi ha inviato una lettera di protesta al sindaco Tatiana Pais Becher, per poi riportarla sulla propria pagina Facebook, dove in poche ore ha scatenato la reazione di numerosi concittadini portando alla luce un clima di profonda tensione. Perché dietro le lamentele legate all’organizzazione di questi eventi si cela la grande preoccupazione per la mancata attenzione finora rivolta a temi ritenuti più importanti a partire dalla promozione turistica.

«PENSATE AD ALTRO»

«Come albergatore non voglio chiudere o cessare l’attività ma possibilmente ampliarmi e progredire, amministrazione comunale permettendo», è uno dei passaggi della missiva; che prosegue passando in rassegna la tipologia di eventi ritenuti utili al bene del paese: «Per esperienza diretta sul campo gli unici eventi che hanno riscontro concreto ed immediato in termini di presenze e ricavi sono quelli sportivi. Non mi è mai successo di avere ospiti che hanno conosciuto i nostri posti meravigliosi vedendo programmi in tv, al contrario invece molto spesso hanno conosciuto le Dolomiti di Auronzo a seguito dell’egregia attività di promozione del consorzio turistico e di Auronzo d’Inverno, a seguito del ritiro estivo della Lazio oppure delle storiche manifestazioni di canoa, di quelle sciistiche o delle splendide e rimpiante edizioni della 3Epic. Eventi, non spot pseudo promozionali fini a se stessi, ma frutto di programmazione nel tempo e di strategia. Eventi solidi e ripetitivi che fidelizzano l’ospite facendolo ritornare anche indipendentemente da essi. Tutto questo oggi manca. Siamo un Titanic che naviga a vista ma l’iceberg è molto vicino se continuiamo su questa rotta».

SPESE INGIUSTIFICATE

Nella lettera il richiamo alle spese, ritenute eccessive se non del tutto ingiustificate per eventi considerati privi di ritorno, è forte: «Apprendere che un evento, con il riscontro di pubblico nullo come quello organizzato in fretta e furia il 5 gennaio al Kursaal (concerto del chitarrista siciliano Germano Seggio, ndr), negli intenti benefico ma costato 4.300 euro, aggiunto a quello di Misurina che addirittura potrebbe essere costato 14mila euro, lascia sconcertati. Si tratta di denari dei cittadini auronzani che gli stessi, a partire dal sottoscritto e della sua famiglia, ritengono in questo modo sprecati». —


 

Argomenti:auronzopolemica

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi