Taxi, continua la protesta «Per noi un danno grave»
BELLUNO. Cade proprio nella giornata delle aperture fino a tarda sera dei negozi in occasione dei saldi estivi, l’“inaugurazione” del plateatico del bar Dersut all’angolo tra le piazze dei Martiri e Vittorio Emanuele. Plateatico contestato dai tassisti che hanno perso i loro stalli proprio davanti allo stesso bar, vedendosi trasferiti dall’altro lato della strada.
Ma i tassisti non hanno mai occupato i nuovi posti, dopo l’avvio della protesta due settimane fa contro la decisione del Comune. E la protesta continuerà ad oltranza come ribadisce il portavoce dei tassisti, Tito De Luca. «Noi non andiamo più in centro», dice l’artigiano che lamenta il «disinteresse dell’amministrazione comunale per la nostra situazione, visto che, malgrado tutti gli appelli che abbiamo lanciato, non abbiamo mai avuto risposta e nessuno ci ha mai chiamato. Il dispetto, comunque, i nostri amministratori non lo fanno a noi ma a chi li ha votati. Eppure noi svolgevamo per il centro un servizio pubblico nei confronti delle persone, specie quelle anziane o con problemi di deambulazione, che noi portavamo a casa una volta fatta la spesa».
Intanto De Luca evidenzia la perdita economica che sta registrando la categoria. «In molti ci hanno contattato per chiederci come mai non rispondiamo più al recapito in centro e noi spieghiamo loro che non abbiamo parcheggi, e che quelli che palazzo Rosso ci ha riservato hanno la peggiore collocazione che si potesse trovare, incastrati tra gli autobus e i mezzi di carico e scarico dei negozi. Questa scelta, visto il periodo lavorativo molto scarso, ci sta portando via metà del lavoro, arrecando un danno per i commercianti del centro». E poi aggiunge: «Tutto questo per noi è un danno che quantificheremo con i nostri legali». Per i tassisti una soluzione che poteva accontentare tutti si poteva trovare, «e l’avevamo anche proposta, ma è stato come parlare da soli. Bastava spostare uno dei due plateatici di piazza Vittorio Emanuele di 60 centimetri verso sinistra e si potevano ricavare i due posti per i taxi. Si potevano poi mettere degli orari per il carico e lo scarico della tabaccheria e dei due bar visto che i taxi non sono sempre presenti negli stalli: noi cominciamo alle 8. E così i camion merci si sistemano proprio sugli stalli dove dovrebbero stazionare i taxi. Una cosa del genere non s'è mai vista, attualmente Belluno è l'unico capoluogo di provincia che non ha più il servizio taxi in centro».
Paola Dall’Anese
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