Teatro, progetto definitivo per scale e ascensori

L’ultimo stralcio dei lavori porterà al completamento della ristrutturazione Già fissate le Conferenze dei servizi, il cantiere sarà aperto in autunno 
FELTRE. L’iter progettuale per il completamento della ristrutturazione della Sena imbocca il rettilineo finale e vede finalmente il traguardo. L’ultimo stralcio dei lavori da 2 milioni 300 mila euro dei Fondi dei Comuni di confine partirà – questo l’obiettivo – in autunno. È stato depositato entro la scadenza del 15 dicembre ed è stato istruito dagli uffici il progetto definitivo del blocco scale antincendio e ascensori per rendere il teatro agibile in tutti gli ordini di palchi e pienamente funzionale.


Già fissate le due date per le Conferenze di servizi per l’acquisizione di tutti i pareri: a fine mese la prima (quella istruttoria) e lunedì 12 febbraio la seconda, quella decisoria. Sono i passaggi necessari per poi passare all’approvazione del progetto definitivo da parte della giunta comunale. Da lì ci saranno trenta giorni di tempo per l’elaborazione del progetto esecutivo e dopo si andrà in appalto. Morale della favola, dopo una storia lunga e complessa, passata anche da uno stop di dieci mesi a causa del ricorso della ditta seconda classificata nel bando di progettazione, adesso si avvicina il lieto fine.


«Quello che ci attendiamo è che per l’autunno siano iniziati i lavori», dice il sindaco Paolo Perenzin. «Non saranno poi lavori che dureranno chissà quanto. In dieci mesi tendenzialmente dovrebbero essere completati, quindi per l’estate del 2019, se tutto va bene, si potrebbe fare l’inaugurazione». Questo significa che tra quest’anno e il primo semestre del 2019, l’amministrazione dovrà aver messo a fuoco tutte le procedure per l’affidamento della gestione.


Nei mesi scorsi è stato fatto un lavoro meticoloso e approfondito di revisione dei dettagli (c’è stata anche una fase di concertazione con la Soprintendenza) del progetto preliminare che ha visto la luce a luglio scorso nella versione aggiornata rispetto a quella iniziale datata 2011, prevedendo un corpo scale e un sistema di tre ascensori: uno per i disabili dal piano strada di via Beccherie alla platea e un altro da lì per salire ai palchetti e al loggione, più un montacarichi molto grande per portare il materiale di scena sul palco. Questo era il punto di partenza, in attesa che si alzi il sipario – è proprio il caso di dirlo, in tema di teatro – per svelare il progetto definitivo.


Raffaele Scottini


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