Teme per il posto e si toglie la vita
PEDAVENA. Un'ultima telefonata con la moglie e poi la scelta di staccare la spina. Fernando De Gol si è tolto la vita quasi certamente lunedì all'ora di pranzo. Ha scelto il bosco nella Val di Faont, in un tratto che costeggia il torrente Colmeda. Il quarantaseienne aveva saputo che molto probabilmente avrebbe perduto il suo posto di lavoro di tecnico all'Ideal di Quero. L'hanno ritrovato ieri mattina poco dopo le otto i vigili del fuoco di Feltre che durante la notte avevano concentrato le loro ricerche nel Basso feltrino. Con i pompieri c'era anche Marco Scapin, l'insegnante e ambientalista che abita a poche centinaia di metri dal punto dove Fernando De Gol aveva lasciato l'auto lunedì. Macchina aperta, chiavi infilate nel quadro, sul sedile del passeggero due cellulari, una cartellina gialla e alcune carte tra cui le ricevute del servizio di mensa scolastica del figlio.
Lunedì mattina De Gol non aspetta il ritorno della moglie Carla Dalla Rosa, dipendente dell’Usl 2, nella loro casa di via Bellati. Preferisce chiamarla al lavoro intorno alle 11,30. È agitato, lei prova a calmarlo. Ma lui a quel punto ha già deciso. Dopo la telefonata, si mette al volante della sua Volkswagen Passat e si dirige in Val di Faont, zona che aveva sorvolato chissà quante volte con il deltaplano, appassionato com'era di volo libero. Nel bosco stanno lavorando un paio di operai dei Servizi forestali regionali che stanno eseguendo lavori di pulizia. Arriva il momento della pausa pranzo e mentre stanno scendendo per recuperare la loro auto, incrociano questa macchina scura che viaggia a velocità sostenuta, tenuto conto che siamo in un tratto sterrato e pieno di buche. Quando al pomeriggio tornano al loro cantiere, trovano l'auto parcheggiata in uno dei pochi spiazzi disponibili tanto che sono costretti a lasciare il loro veicolo poco più a monte.
L'auto viene notata anche da Marco Scapin che in val di Faont ci abita. Nessuno può ancora sospettare che la tragedia si è già consumata. Passano le ore e cresce l'ansia della moglie. Le chiamate al telefonino vanno a vuoto e così scatta la richiesta di aiuto ai carabinieri. Il 112 dell’Arma attiva la macchina dei soccorsi e quando è già notte una squadra dei vigili del fuoco di Feltre si mette alla ricerca. Verificando le triangolazioni delle celle telefoniche le prime ricerche vengono concentrate nel Basso feltrino. Lo spiegamento di mezzi è notevole con personale specializzato nel soccorso fluviale che oltre al distaccamento di Feltre coinvolge la centrale di Belluno e i volontari del Basso feltrino. Alle 7,40 Marco Scapin esce di casa per una prima passeggiata mattutina con il cane. Rivede l'auto nell’identica posizione del giorno prima. A quel punto capisce che qualcosa non va. Attende l'arrivo degli operai del Servizio forestale e dopo avere appurato che l'auto non fa parte delle loro dotazioni, telefona per segnalare la presenza della macchina, che viene subito identificata come la vettura di proprietà di De Gol. I vigili del fuoco vengono subito dirottati sul posto Si aggiungono i carabinieri e alcuni uomini della Forestale. Dopo un quarto d'ora il ritrovamento della salma toglie ogni dubbio ai timori dei soccorritori. Arriva un medico che attesta il decesso e dà il nulla osta alla rimozione della salma. Resta solo il dolore.
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