Tempi di vestizione, riconosciuti gli arretrati ai lavoratori del comparto dell’Ulss Dolomiti

Dopo tre anni di battaglia, la Cisl Fp di Belluno ha firmato due accordi del valore totale di un milione e 180 mila euro. Uno riguarda tutti gli infermieri e tecnici dell’azienda, il secondo solo i 300 che avevano sottoscritto la diffida

Da sinistra Gino Comacchio, Fabio Zuglian, Mario De Boni, ettore Zingales della Cisl Fp Belluno Treviso
Da sinistra Gino Comacchio, Fabio Zuglian, Mario De Boni, ettore Zingales della Cisl Fp Belluno Treviso

BELLUNO. Firmato l’accordo per il riconoscimento degli arretrati dei tempi di vestizione e svestizione per tutti i lavoratori del comparto dell’Ulss1 Dolomiti (infermieri, tecnici). Una battaglia portata avanti dalla Cisl Fp e cominciata nel marzo 2019.

La causa, dopo vari rinvii legati alla pandemia, ha avuto in questi giorni i suoi esiti positivi, permettendo la sottoscrizione di due accordi del valore complessivo di un milione e 180 mila euro.

Il primo accordo, coinvolge circa duemila dipendenti ai quali è stato riconosciuto un anno di retroattività del tempo di vestizione/svestizione per un totale di 760 mila euro pari a 50 mila ore. Ad ogni lavoratore andranno quindi 385 euro.

Il secondo accordo, riguarda circa 300 dipendenti che avevano aderito all’iniziativa della Cisl Fp diffidando l’azienda. Per loro l’accordo ha un valore di 420 mila euro pari a 27.500 ore e prevede il riconoscimento di quattro anni di retroattività. Ciascun lavoratore percepirà quindi 1.500 euro in media a testa.

I dipendenti rientrano sia nel primo accordo che nel secondo  potranno decidere di recuperare queste ore nell’arco di due anni oppure farsele monetizzare.

<Voglio ringraziare>, ha detto oggi, lunedì 4 aprile, Mario De Boni, segretario della Cisl Fp Belluno Treviso, <tutti i lavoratori che ci hanno dato fiducia e hanno aderito alla nostra azione. Crediamo che questa sia una opportunità legittima dell’Ulss per riconoscere l’importanza che ha avuto, anche in termini di tempo, il cambio divisa durante la pandemia. L’accordo raggiunto conferma ancora una volta quanto importante sia la contrattazione aziendale fatta con motivazione e competenza per raggiungere i risultati>.

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