Tempi lunghi per sistemare la strada verso Passo Mauria

Cantiere aperto e senso unico alternato con semaforo al bivio per la 52 Carnica Ma in pochi lo sanno e molti turisti sono sorpresi

LORENZAGO. La strada che da Lorenzago porta al passo Mauria è come il tappeto di un biliardo.

L’Anas l’ha asfaltata per il Giro d’Italia e poi ha sistemato la segnaletica orizzontale. “Un lavoro da certosini” commenta il sindaco, Mario Tremonti. Peccato davvero, dunque, che il biliardo s’interrompa improvvisamente in corrispondenza del km 70,2 della statale 52 “Carnica”, poco meno di 2 km sopra l’abitato di Lorenzago in direzione della Mauria.

La frana è stata davvero una sorpresa, anche se qualche settimana fa erano state segnalate delle fessure. Pare che il cedimento della spalla a valle, per una decina di metri, sia stato provocato da pericolose infiltrazioni d’acqua, che hanno minato la stabilità stessa del muro di contenimento.

Acqua che ha minato la stabilità del terreno e, di conseguenza, della mura. L’area, per la verità, era stata consolidata neppure una decina d’anni fa e anche in quella occasione i tecnici dell’Anas scoprirono che c’era un problema di infiltrazioni. Domani sarà sul posto il personale dell’Anas per capire come intervenire.

La messa in sicurezza si presenta opera complessa perché anzitutto va individuata la sorgente di quella che potrebbe essere una continua minaccia. Una volta trovata e incanalata la sorgente si tratta di solidificare la massicciata e di costruire una nuova parete. Un cantiere, quindi, che comporterà mesi di lavoro.

«Davvero un peccato» ammettono al ristorante “la Pineta”, riaperto con successo dopo la ristrutturazione da parte del Comune e che si presenta come l’unico esercizio aperto fino al passo Mauria, dove peraltro tutto rimane chiuso, in attesa di un nuovo progetto. Prima della conclusione dell’estate il cantiere sarà difficilmente concluso. L’Anas, con la parziale interruzione della corsia in direzione Nord, ha impedito il passaggio ai carichi pesanti, che dovranno dirottare per Sappada. Un lungo giro che sicuramente mette in difficoltà i trasporti pesanti che dal Bellunese siano diretti in Friuli. Le alternative sono appunto verso sud o verso nord, fino a Sappada. Chi si trova a scegliere Casera Razzo può concludere la sua avventura come accaduto l’altro ieri al Tir che si è incastrato in un tornante e ha distrutto una vecchia fontana oltre che danneggiare il guard rail. In questi giorni si sono sorpresi del problema sul Mauria soprattutto i turisti stranieri, che nulla sapevano della comunicazione Anas e che sono numerosi in transito tra il Friuli ed il Cadore. Massiccia è la presenza di motociclisti ed appassionati della bici. Ma l’unico problema, per loro, è l’attesa di qualche minuto al semaforo, se questo è rosso. –

F. D. M. .

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