Tempo scaduto, la fusione è rimandata

Sedico e Santa Giustina non ci rinunciano ma vogliono approfondire. Maraga: «Quattro anni buttati»
Il municipio di Sedico (Foto Obiettivo)
Il municipio di Sedico (Foto Obiettivo)

SEDICO-SANTA GIUSTINA. Il matrimonio s’ha da fare, ma prima è preferibile un lungo fidanzamento. Magari anche un periodo di convivenza. Sedico e Santa Giustina hanno riposto nella cassaforte le fedi nuziali. Se le scambieranno, se i cittadini saranno d’accordo, le prossime amministrazioni. La fusione fra i due Comuni, infatti, è stata rimandata. Parcheggiata, in attesa di approfondire i dati emersi dallo studio commissionato proprio per capire se la fusione sarebbe stata vantaggiosa per i due comuni, e quelli raccolti successivamente.

Lo studio, infatti, «era incompleto e non ci ha aiutati a capire se il percorso andava approfondito o meno», spiega il sindaco di Sedico, Stefano Deon. «Negli ultimi mesi le due amministrazioni hanno effettuato una raccolta dei dati mancanti ed è emerso che l’ipotesi della fusione è molto interessante e andrebbe esplorata». Il progetto, precisa Deon, non sarà abbandonato. Solo rimandato. «Sarà consegnato alla prossima amministrazione».

Si è preferito non fare le cose di fretta, «perché i cittadini hanno il diritto di essere ben informati e va presentato loro un progetto concreto». E non ci sarebbe stato il tempo, aggiunge il primo cittadino, per farlo prima del 30 giugno. Ultimo giorno utile per inviare in Regione la proposta di legge di fusione, che andava deliberata da entrambi i consigli comunali e affissa all’albo pretorio per almeno quindici giorni. I tempi, ormai, non ci sono più.

Il primo ad accorgersene, e a segnalarlo prontamente, è stato l’ex sindaco Roberto Maraga. «Pertanto la primavera prossima i due Comuni torneranno alle elezioni separati», commenta. «Ora il Re è nudo. Deon non ha mai creduto in questa operazione, Santa Giustina è stata la scusa per scaricare Sospirolo. L’ex capogruppo di opposizione, dopo aver cambiato più volte idea su questa operazione, prima perorando la fusione poi denigrandola, può stare serena. Il sindaco l’ha tolta dall’imbarazzo».

Ne ha per tutti, Maraga, che ritiene «allucinante che le due amministrazioni (Sedico e Santa Giustina, ndr) abbiano speso 20 mila euro di contributo regionale per uno studio che è risultato essere incompleto e che ci ha portati a perdere ulteriore tempo per analizzare i dati raccolti e giungere, a quattro anni dall’inizio dei primi dialoghi, a un nulla di fatto. Di fatto non si credeva nella fusione: non si è costruito un percorso, eppure le occasioni per unire i servizi ci sono state in passato. Non sono state colte. Il sindaco Deon consegna alla prossima amministrazione un nulla di fatto. Se i cittadini lo vorranno», conclude, sibillino, «la prossima primavera riapriremo il dialogo con Sospirolo.

Alessia Forzin

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