Tennis, padel e Parco avventura a Falcade. L’annuncio di Salvaterra in consiglio

E con i fondi di confine saranno anche installati i pannelli fotovoltaici sugli immobili comunali

Gianni Santomaso
Un momento del consiglio comunale
Un momento del consiglio comunale

FALCADE

L’annualità 2023 dei fondi di confine per la sistemazione dei campi da tennis, la realizzazione di quelli da padel, la creazione di un parco avventura e l’installazione dei pannelli fotovoltaici sugli immobili di proprietà comunale.

Lo ha annunciato nel consiglio comunale di ieri sera il sindaco di Falcade, Mauro Salvaterra. Nella spiegazione inerente la variazione di assestamento al bilancio di previsione, il primo cittadino è entrato nel merito delle volontà della maggioranza circa lo stanziamento dei 500 mila euro della prossima annualità dei Fondi di confine.

«Novanta mila euro», ha spiegato il sindaco, «andranno per la sistemazione di un campo da tennis e per la realizzazione, nell’altro, di un campo da padel sulla Piana di Falcade; altri 110 mila euro serviranno per la realizzazione di un parco avventura per bambini sempre sulla Piana tra i campi da tennis e il bar-ristorante L’Aivaz; infine 300 mila euro saranno destinati a opere per il risparmio energetico e in particolare all’installazione di pannelli fotovoltaici sugli immobili comunali».

Un tema, quello relativo alla necessità di ridurre la spesa energetica, che è diventato impellente come dimostrano le cifre esplicitate dal sindaco. Egli ha infatti messo a confronto la cifra versata dal Comune per coprire i costi dell’energia elettrica nel 2019 con quelli previsti per il 2022.

«Tre anni fa», ha detto Salvaterra, «la spesa è stata di 109.898 euro di cui 87.500 per l’illuminazione pubblica e il resto per la corrente dei vari immobili comunali (municipio, scuole, biblioteca, cimiteri, magazzini); per il 2022 la stima è di 226 mila euro, di cui 157 mila per l’illuminazione pubblica».

«Per fortuna», ha aggiunto il sindaco, «possiamo sostenere parte del costo con l’utilizzo di quello che rimane del Fondone Covid. Dei 300 mila euro inizialmente stanziati, ne sono avanzati 91500 euro che, in base a una legge del maggio scorso, possiamo utilizzare per far fronte agli aumenti dell’energia elettrica».

Una notizia parzialmente positiva, dunque, sul fronte delle spese correnti, che, tuttavia, ne ha incassato un’altra tutt’altro che felice. Un guasto alla centrale idroelettrica Focobon 1 l’ha di fatto fermata per quasi tre mesi.

«Circa a metà maggio», ha infatti informato il consiglio Salvaterra, «la Focobon 1 ha smesso di funzionare. È proprio di oggi la notizia che il guasto è stato aggiustato e che quindi la previsione di -60 mila euro sarà in realtà minore. Ad ogni modo, considerando che l’impianto fruttava nelle casse del Comune 120 mila euro l’anno, la perdita sarà all’incirca di 30 mila euro».

Anche l’altra centralina, la Focobon 2, sta rendendo meno del previsto a causa della siccità.

«Di solito produce introiti per 25 mila euro ma per sei mesi non ha lavorato: stimiamo un -12 mila euro».

Il consiglio di ieri sera si era aperto con l’annunciata riapertura dei termini per il deposito delle osservazioni relative alla variante 2 al Piano degli interventi. Entro 8 giorni dal consiglio, dunque, la variante, un documento estremamente importante perché va a disegnare il futuro urbanistico di Falcade, verrà depositata agli atti per trenta giorni. Quindi i cittadini avranno a disposizione altri 30 giorni per presentare le loro osservazioni.

Il consiglio comunale ha confermato dunque la volontà del sindaco Mauro Salvaterra di riaprire la discussione sull’atto che il precedente consiglio comunale, presieduto da Michele Costa, aveva approvato 45 giorni prima delle elezioni. Nei giorni scorsi Salvaterra aveva spiegato che erano già giunte 45 osservazioni, ma la volontà è quella di dare la possibilità di dire la propria a più gente possibile «in particolare», ha detto il sindaco, «a quei portatori di interesse, sia villeggianti che oriundi lontani da Falcade per lavoro».

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